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Save the Children: Italia paese vietato ai minori, mal via la campagna 'Illuminiamo il futuro'

12 mag 2018
Save the children
Save the children
Un Paese vietato ai minori, dove quasi 1 milione e trecentomila bambini e ragazzi – il 12,5% del totale, più di 1 su 10 – vivono in povertà assoluta, oltre la metà non legge un libro, quasi 1 su 3 non usa internet e più del 40% non fa sport.

Ma, soprattutto, un Paese dove i minori non riescono a emanciparsi dalle condizioni di disagio delle loro famiglie e non hanno opportunità educative e spazi per svolgere attività sportive, artistiche e culturali, sebbene siano moltissimi i luoghi abbandonati e inutilizzati che potrebbero invece essere restituiti ai bambini per favorire l’attivazione di percorsi di resilienza, grazie ai quali potrebbero di fatto raddoppiare la possibilità di migliorare le proprie competenze.

Dal nuovo rapporto di Save the Children “Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia” – diffuso in occasione del lancio della campagna Illuminiamo il Futuro per il contrasto alla povertà educativa – emerge che i quindicenni che vivono in famiglie disagiate hanno quasi 5 volte in più la probabilità di non superare il livello minimo di competenze sia in matematica che in lettura rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie più benestanti (24% contro 5%).

Tuttavia, tra questi minori, spicca una quota di “resilienti”, ragazzi e ragazze che raggiungono ottimi livelli di apprendimento anche provenendo da famiglie in gravi condizioni di disagio.

L’Organizzazione rilancia oggi la campagna “Illuminiamo il Futuro” per il contrasto alla povertà educativa e avvia la petizione on line su www.illuminiamoilfuturo.it per chiedere il recupero di tanti spazi pubblici in stato di abbandono e degrado su tutto il territorio nazionale da destinare ad attività extrascolastiche gratuite per i bambini e gli adolescenti

Alla petizione, accompagnata sui social dall’hashtag #italiavietatAiminori, si legano i 10 luoghi simbolici vietati ai minori in Italia: da un’ex scuola elementare nella periferia di Milano a un teatro abbandonato a Torino, dai parchi in condizioni di degrado nelle periferie di Roma e Napoli, sino a L’Aquila – città simbolo vietata ai bambini, ma anche agli adulti – e al Parlamento, il luogo per eccellenza dove troppo spesso la voce dei minori è inascoltata

Dal 14 maggio al via una settimana di mobilitazione con centinaia di eventi in tutto il Paese, in cui sono coinvolte realtà locali, associazioni, scuole, enti e istituzioni culturali

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