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Scarichi fognari nel Marano: per Hera è colpa del Titano

28 feb 2006
“Fogne nel Marano, colpa del Titano”. Un titolo a tutta pagina comparso oggi sul Corriere Romagna riporta a galla una questione irrisolta dal 2001. Un accordo da due miliardi di lire, siglato 5 anni fa, per collegare il sistema fognario sammarinese, in uscita dal castello di Faetano, a quello italiano in località Ospedaletto di Coriano, e portare così le acque sporche del Titano fino al depuratore di Santa Giustina. Un collegamento mai completato. Il tubo incriminato è questo: arriva fino al confine italiano, lì scarica le acque sammarinesi. Manca il collettore, solo poche decine di metri. “Fogne nel Marano”, titola a ragione il Corriere Romagna, che prosegue “Colpa del Titano”, viste le dichiarazioni del presidente di Hera, Sandro Tiraferri, che fa ricadere sull’amministrazione sammarinese la responsabilità del mancato collegamento.
Pare invece che così proprio non sia. Non parlano le segreterie competenti - quella ai rapporti con l’azienda di Produzione che, almeno fino al gennaio 2006 aveva la gestione delle infrastrutture fognarie – e quella per i Rapporti con l’Azienda dei servizi, ma è certo che le infrastrutture di pertinenza del Titano sono state ultimate, portate sino al confine di Stato. I 10 metri di collettore mancante sono tutti in territorio italiano ed è la stessa Hera a dichiarare al Corriere:“Avvieremo al più presto i lavori”. Ad assolvere il Titano è anche il sindaco di Coriano Maria Luigina Matricardi, che nei prossimi giorni incontrerà i tecnici Hera. Proprio quei tecnici che nel pomeriggio hanno eseguito un sopralluogo sulle rive del Marano. Una questione annosa che si riapre, quella della responsabilità degli scarichi, e che forse troverà soluzione nei prossimi giorni. Non solo con l’amministrazione corianese, incontri in programma anche sul Titano: dove salirà forse già domani il responsabile delle reti Hera, Roberto Veneziani.

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