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Schianto a Venice Beach: Campbell si dichiara innocente

7 ago 2013
Schianto a Venice Beach: Campbell si dichiara innocente
Schianto a Venice Beach: Campbell si dichiara innocente
L'uomo accusato di essersi schiantato al volante della propria auto contro la folla a Venice Beach, causando la morte di Alice Gruppioni, si dichiara non colpevole. Nei confronti di Nathan Campbell pende l'accusa di omicidio, 16 capi d'accusa per aggressione con un'arma letale e 17 capi d'accusa per fuga. Campbell dovra' presentarsi in tribunale il 4 settembre. Se sara' riconosciuto colpevole rischia il carcere a vita.
Intanto un amico della famiglia Gruppioni, anticipa: "Domani e venerdì tutte le aziende del gruppo Sira, non solo in Italia ma anche in Cina, Romania, resteranno chiuse per ricordare Alice". Andrea Delucca è anche amministratore delegato dell'azienda (leader nella produzione di radiatori per il riscaldamento) dove la donna lavorava come dirigente. Domani nella fabbrica di famiglia verrà allestita la camera ardente. "E' stata una scelta voluta - spiega l'ad - perché quello era il posto dove Alice passava assolutamente più tempo della sua vita. Le farebbe piacere rivedere la sua azienda". De Lucca ha aggiunto che i parenti stanno pensando a un libro o un altro modo per ricordare la giovane. E ha concluso: "La conoscevo fin da bambina. La sua vitalità è in netto contrasto con quello che è successo e sono ancora incredulo. Di Alice si possono dire tante cose, ma è molto difficile trovare cose negative".

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