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Sciopero pescatori: si torna in mare

16 giu 2008
Pescatori
Pescatori
Da mercoledì, giovedì al massimo, sui mercati i consumatori potranno trovare nuovamente il pesce fresco nazionale che riacquisterà la prima fila nelle pescherie al posto di quello proveniente in prevalenza dall’altra parte dell’Adriatico, Croazia e Albania, ma anche da allevamenti italiani e del Mediterraneo. I pescatori attendono di sapere più concretamente l’esito dell’incontro, che si è svolto lunedì a Verona, tra le associazioni di categoria e il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. Il decreto scaturito dal confronto dovrà fornire risposte concrete ad un settore che lamenta difficoltà di vario tipo. Tramontata l’ipotesi di un intervento diretto del Governo sul costo eccessivo del gasolio per non rischiare un veto dell’Unione Europea, ma anche uno dei motivi che hanno portato allo sciopero delle marinerie, la discussione si è spostata in altri ambiti. Ipotesi possibili sono l’introduzione dell’IVA agricola; il rafforzamento, con anticipo, ed eventualmente un prolungamento del fermo pesca anche con indennizzi per operatori ed imprese; la possibilità di usufruire di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. In attesa del decreto relativo all’incontro con il Ministro, i pescatori tornano in mare, ma non nascondono preoccupazioni e soprattutto sconforto per un futuro tutto da definire, come sottolinea Giancarlo Cevoli Presidente della “Lavoratori del Mare” che commenta: “purtroppo abbiamo ottenuto molto poco”.

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