Scuola: riduzione d'orario e classi più equilibrate

Razionalizzazione, non tagli. E la qualità non ne risentirà. E' la promessa del segretario all'Istruzione Giuseppe Morganti, che spiega il suo decreto scuola.
La parola d'ordine è razionalizzazione, tagli suona molto peggio, e l'obiettivo della Segreteria all'Istruzione è far capire che risparmiare sulla spesa si può, senza intaccare la qualità.
Tutto il Paese è stato chiamato a fare la sua parte, a “salvare lo Stato”, sono state le parole del segretario che la dicono lunga sull'importanza di arrivare ad un risparmio vero, fino a un milione e mezzo nel pianeta scuola. Esempio di razionalizzazione: in via sperimentale, sarà ridotto l'orario di due plessi d'infanzia. Cailungo e Dogana saranno aperti 40 ore invece di 50. I bambini che avessero bisogno di ulteriori ore, andranno in altri plessi. Gli asili nido chiuderanno alle 16.30, fatta sempre salva l'esigenza delle famiglie di avere più ore a disposizione. E poi: ai direttori delle scuole primarie sarà data la possibilità di operare numericamente sulle classi, per trovare un equilibrio. Nel video l'intervista a Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato Cultura e Istruzione

Francesca Biliotti

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