"Il modello di 'una scuola in ogni Castello', da qui a 15 anni, è da abbandonare”: a dirlo è il segretario all'Istruzione Andrea Belluzzi, in Aula, durante il riferimento legato al gruppo di lavoro sulle prospettive delle scuole Elementari. Un lavoro partito un anno fa, in parallelo al processo di accorpamento di due plessi nel Castello di Città. Il fenomeno che preoccupa è il calo demografico. Dati alla mano, Belluzzi ricorda che nel primo trimestre 2022 le nascite sono scese di 10-12 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La previsione è che nell'anno in corso si scenderà sotto i 200 nati.
Va allora in crisi l'approccio che ha contraddistinto il sistema educativo sammarinese. La questione, spiega Belluzzi, è demografica, legata all'evoluzione del modello pedagogico e di tipo antropologico-culturale. Secondo la relazione del gruppo di lavoro, i modelli educativi hanno bisogno di 18-20 bambini per classe alle Elementari e 20-22 per l'Infanzia. Ad oggi, se si va ai numeri minimi per le classi, è necessaria la deroga del Congresso di Stato e nell'anno scolastico 2021-2022, sottolinea il Segretario all'Istruzione “a Città siamo andati in deroga sei volte”.
Quale scenario ci aspetta, allora? Belluzzi spiega che il modello del plesso raggiungibile in 5 minuti è “insostenibile” e la scuola diventerà “baricentrica tra due Castelli”. Per il Segretario sarà comunque possibile mantenere i valori all'interno dei Castelli. Uno degli obiettivi è continuare a garantire gli standard di qualità e farli crescere, “facendo efficienze nel budget”. Prossimo passaggio: il confronto tra Belluzzi e cittadini e Capitani di Castello che inizierà già lunedì prossimo.