77ESIMA ASSEMBLEA ONU

SdS Beccari: "Multilateralismo più forte, essenziale per società eque e pacifiche"

Nella notte di sabato l'intervento del Segretario agli Esteri alle Nazioni Unite

SdS Beccari: "Multilateralismo più forte, essenziale per società eque e pacifiche".

Nella tarda serata di sabato il segretario di Stato Luca Beccari ha preso la parola davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite per ribadire gli impegni del Paese nell'Agenda 2030 e la necessità dei vari stati di lavorare insieme per superare le difficoltà. Guarda il video

Di seguito il testo dell'Intervento:
Signor Presidente,

Signor Segretario Generale,

Eccellenze,

Signore e Signori,

A nome del Governo della Repubblica di San Marino, desidero congratularmi con S.E. Csaba Kőrösi in occasione della sua elezione a Presidente della 77 a Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e augurargli un proficuo lavoro. La Repubblica di San Marino sostiene le priorità del Suo programma e Le assicura, Signor Presidente, piena collaborazione in tutti i lavori dell'Assemblea Generale. Desidero inoltre estendere un ringraziamento speciale al Segretario Generale António Guterres per l’energia e la determinazione mostrate alla guida delle Nazioni Unite in questi tempi difficili e impegnativi.

Signor Presidente,

Sono grato per il tema scelto per questa Sessione: “Un momento-svolta: soluzioni trasformative a sfide interconnesse”. Questo tema offre agli Stati Membri l'opportunità di contribuire in modo costruttivo ai lavori dell'Assemblea Generale. 2 Le interrelazioni sempre più evidenti tra le sfide globali evidenziano la necessità per gli Stati Membri, oggi più che mai, di lavorare insieme per superare le difficoltà. È chiaro che esiste un legame tra il multilateralismo e le sfide globali, la cui portata va oltre la capacità di ogni singolo Stato, anche il più potente o tecnologicamente avanzato, di affrontarle da solo. Preservare i valori del multilateralismo e della cooperazione internazionale, che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, è di fondamentale importanza per promuovere e sostenere la pace e la sicurezza, lo sviluppo e i diritti umani. La Repubblica di San Marino ritiene essenziale continuare a riaffermare il proprio impegno collettivo a favore del multilateralismo, in particolare nel quadro dell'Assemblea Generale, in quanto organo più rappresentativo delle Nazioni Unite per la sua natura profondamente democratica, la partecipazione universale e l'indiscussa legittimità. Tuttavia, il multilateralismo non può essere una mera dichiarazione di intenzioni collettive, ma deve tradursi in azioni concrete per migliorare la vita delle persone e non lasciare indietro nessuno.

Signor Presidente,

Stiamo affrontando tempi difficili, con un livello di violenza, atrocità di massa e sfollamenti senza precedenti. I conflitti armati in tutto il mondo sono causa di immense sofferenze per milioni di civili. La guerra di aggressione contro l'Ucraina ha comportato conseguenze drammatiche per la popolazione, tra cui la morte di civili, la distruzione di infrastrutture fondamentali e lo sfollamento di massa. L'aggressione contro l'Ucraina è stata fortemente condannata dalla comunità internazionale. La Risoluzione dell'Assemblea Generale "Aggressione contro l'Ucraina" chiede alla Russia di porre fine immediatamente all'aggressione militare, di ritirare incondizionatamente tutte le forze dall'intero territorio dell'Ucraina e di rispettare pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. San Marino ha deciso di cooperare nel quadro delle strutture e dei meccanismi internazionali, al cui vertice si trova l'Organizzazione delle Nazioni Unite, perché crede nella forza del dialogo, della democrazia e del rispetto per gli altri. In linea con i nostri valori, i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, nel loro messaggio di apertura della sessione del Parlamento dello scorso luglio, hanno invitato tutte le parti coinvolte nel conflitto ucraino a rinunciare all'uso della forza e a riaprire i canali del dialogo e del negoziato, affinché la politica e la diplomazia prevalgano nella gestione di questa crisi. Nessuno dovrebbe rimanere indifferente alla guerra, ma piuttosto dovremmo tutti lavorare responsabilmente per creare le condizioni per il dialogo e la pace con il pieno coinvolgimento delle istituzioni internazionali.

Signor Presidente,

San Marino è profondamente preoccupato per i conflitti armati ancora in corso in tutto il mondo. Riaffermiamo il nostro impegno per il principio della Responsabilità di proteggere, che è essenziale nella prevenzione delle atrocità. La responsabilità, infatti, è un altro fattore che gioca un ruolo importante nel prevenire e fermare tali crimini. La Repubblica di San Marino riafferma il suo pieno impegno a rispettare gli obblighi derivanti dal diritto umano e umanitario, come la Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, lo Statuto di Roma e le Convenzioni di Ginevra. San Marino ribadisce il suo pieno sostegno alla Corte penale internazionale, il cui lavoro è cruciale nella lotta contro l'impunità per il genocidio e i crimini contro l'umanità e rappresenta uno degli elementi fondamentali per l'attuazione della Responsabilità di proteggere. La Corte Penale Internazionale, attraverso il suo lavoro, promuove la responsabilità e, di conseguenza, la prevenzione e la riconciliazione. La Repubblica di San Marino desidera inoltre ribadire il proprio sostegno a iniziative quali il Codice di Condotta del Gruppo ACT relativo all'azione del Consiglio di Sicurezza contro il genocidio, i crimini di guerra o i crimini contro l'umanità e la dichiarazione francese e messicana sull'uso volontario del veto da parte dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.

Signor Presidente,

I bambini e i giovani sono colpiti in special modo - e spesso in maniera sproporzionata - dai conflitti e dalle atrocità. San Marino sottolinea la necessità di rafforzare le capacità di protezione dell'infanzia e di mettere i bambini e i giovani al centro degli sforzi per prevenire le atrocità. Allo stesso tempo, incoraggiamo gli Stati membri ad adottare i relativi strumenti per la protezione dei bambini, tra cui i Principi di Parigi e la Dichiarazione sulle Scuole Sicure. Facendo parte del Gruppo Amici dei Bambini e Conflitti Armati (CAAC), San Marino nutre forti timori per le difficoltà nell'attuazione delle attività di protezione dei bambini in situazioni di conflitto armato. San Marino elogia l'impegno della Rappresentante Speciale per i Bambini e i Conflitti Armati e del suo Ufficio e apprezza l'impegno di tutto il personale di protezione dell'infanzia e dei partner coinvolti. Inoltre, San Marino è impegnato nella protezione di donne e ragazze e nel sostegno alla prevenzione della violenza sessuale e di genere, compresa la violenza sessuale legata ai conflitti. Inoltre, le persone con disabilità affrontano rischi e vulnerabilità aggiuntive in situazioni di conflitto armato. Si dovrebbero tenere nella debita considerazione le loro esigenze e bisognerebbe eliminare le barriere di accesso alle informazioni, all'evacuazione e all'assistenza di emergenza. San Marino è profondamente turbato e condanna fermamente il crescente numero di attacchi deliberati contro scuole, ospedali e luoghi di culto. Inoltre, condanniamo fermamente gli attacchi contro giornalisti, operatori umanitari, difensori dei diritti umani e forze di pace. Queste parti interessate e gli attori della società civile possono svolgere un ruolo importante per la riconciliazione e per i meccanismi di prevenzione e di allerta precoce e dovrebbero quindi essere sostenuti e protetti.

Signor Presidente,

Oggi la minaccia dell'uso di armi nucleari è molto più alta rispetto ai passati decenni. Condanniamo la pericolosa retorica nucleare della Federazione Russa: qualsiasi minaccia di utilizzo di armi nucleari è inaccettabile e desta la massima preoccupazione. Ciò che serve oggi è un impegno costante e genuino nei confronti delle istituzioni internazionali e del disarmo. Con questo spirito, San Marino ha partecipato alla 10ª Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione e alla Prima Riunione degli Stati firmatari del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari all'inizio di quest'anno. Ci rammarichiamo che, in questo momento critico, la 10 a Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione non sia riuscita ad adottare il suo documento finale. San Marino continuerà a lavorare per la piena attuazione di questo strumento fondamentale. San Marino accoglie con favore l'esito positivo della prima riunione degli Stati parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari ed esorta tutti gli Stati impegnati a raggiungere l'obiettivo finale di un mondo privo di tali armi ad aderire a tale Trattato. Solo onorando e rinvigorendo i nostri accordi multilaterali potremo far sì che l'umanità intraprenda un nuovo cammino verso un mondo libero da armi nucleari.

Signor Presidente,

Dal 1945, il mondo ha assistito al più alto numero di conflitti violenti. Gli sfollamenti forzati hanno continuato a crescere nel 2021 e nel 2022, mentre i rifugiati hanno raggiunto il numero più alto. La guerra in Ucraina ha dato luogo a una delle più grandi crisi di rifugiati dell'era moderna. Più di 5,6 milioni di rifugiati (fonte UNHCR) sono fuggiti dall'Ucraina (la maggior parte dei quali costituita da donne e bambini) e altri 7,1 milioni sono stati sfollati all'interno del Paese. Questa crisi dei rifugiati pone ogni Stato membro di fronte alle proprie responsabilità. Il popolo sammarinese, custode di una tradizione secolare di pace e solidarietà, ha aperto le porte ai rifugiati ucraini. Dall'inizio della guerra, la Repubblica di San Marino ha accolto più di 300 rifugiati ucraini, pari all'1% dell'intera popolazione sammarinese, grazie alla solidarietà di istituzioni pubbliche e private, ONG e con l'aiuto di molti volontari. Insieme alla crisi dei rifugiati, le ripercussioni dei conflitti possono condurre a una crisi alimentare globale. L'insicurezza alimentare colpisce la vita di milioni di persone in tutto il mondo e si concentra soprattutto nelle regioni colpite dai conflitti. La stragrande maggioranza dei bambini malnutriti vive in Paesi colpiti da violenze e conflitti. I conflitti armati costringono gli agricoltori a spostarsi e possono distruggere le risorse agricole e le scorte alimentari. Inoltre, mettono in pericolo i mercati e i servizi fondamentali per i sistemi alimentari. La guerra in corso in Ucraina sta interrompendo le catene di approvvigionamento e incidendo ulteriormente sui prezzi di cereali, fertilizzanti ed energia. Nella prima metà del 2022, ciò ha causato un ulteriore aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Come riportato da The State of Food Security and Nutrition in the World 2022, il numero di persone che non possono permettersi una dieta sana in tutto il mondo è aumentato di 112 milioni, arrivando a quasi 3,1 miliardi, riflettendo l'impatto dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari al consumo durante la pandemia. La pandemia COVID-19 ha ulteriormente ampliato le fragilità dei nostri sistemi agroalimentari e le disuguaglianze nelle nostre società, aumentando la fame nel mondo e la grave insicurezza alimentare. Allo stesso tempo, non dobbiamo sottovalutare gli effetti dei cambiamenti climatici e dei disastri climatici che aggravano l'insicurezza alimentare. Per tutti questi motivi, è estremamente importante mantenere la sicurezza alimentare nella nostra agenda e continuare a incentivare la produzione, l'approvvigionamento e il consumo sostenibile di alimenti nutrienti, al fine di rendere le diete sane meno costose e più accessibili per tutti. Inoltre, in qualità di promotore della risoluzione che ha istituito il 29 settembre come Giornata internazionale di sensibilizzazione sulla perdita e lo spreco di cibo, San Marino crede fermamente che la lotta contro la perdita e lo spreco di cibo contribuirà a promuovere la sicurezza alimentare e accoglie con favore tutte le iniziative volte a promuovere la consapevolezza di questi comportamenti responsabili.

Signor Presidente,

È ampiamente riconosciuto che la crisi della COVID-19 ha avuto un impatto negativo sugli sforzi globali per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Alla fine del 2021, i decessi causati dalla COVID-19 erano quasi 15 milioni. Con il travolgimento dei sistemi sanitari globali e l'interruzione di molti servizi sanitari essenziali, la pandemia ha compromesso anni di progressi nella lotta ad altre malattie, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Rispetto al livello pre-pandemia, nel 2022 tra i 75 e i 95 milioni di persone in più vivranno in condizioni di estrema povertà. Miliardi di bambini hanno perso significativamente l'istruzione scolastica e oltre 100 milioni di bambini in più sono scesi al di sotto del livello minimo di competenza nella lettura. Nonostante alcuni segnali incoraggianti, l'economia globale stenta a riprendersi a causa delle varianti della COVID-19 e della continua disuguaglianza nell’accesso ai vaccini, insieme all'aumento dell'inflazione, alle gravi interruzioni delle catene di approvvigionamento, alle incertezze politiche e al debito insostenibile nei Paesi in via di sviluppo. L'impatto del cambiamento climatico continua a farsi sentire in tutto il mondo. La COVID-19 ha ulteriormente ritardato l'urgente transizione verso economie più verdi. La domanda di carbone, petrolio e gas è rimbalzata insieme all'economia nel 2021 e porterà nel decennio in corso a un aumento delle emissioni globali di quasi il 14%. Se le tendenze attuali continueranno, la Terra potrebbe perdere la ricchezza naturale dei suoi ecosistemi, mettendo a rischio la sicurezza alimentare globale, l'approvvigionamento idrico e i mezzi di sussistenza.

Signor Presidente,

L'interconnessione tra la crisi globale - la pandemia di COVID-19, il cambiamento climatico e i conflitti armati in tutto il mondo mettono a rischio il raggiungimento degli SDG entro il 2030. Come auspicato dal Segretario Generale nella Nostra Agenda Comune, è necessario un rinnovato impegno nella cooperazione internazionale, ma le Nazioni Unite devono adattarsi rapidamente alle nuove sfide globali, per essere più efficaci nello svolgimento del loro mandato. Le riforme devono rimanere al centro delle nostre azioni perché sono cruciali per la futura stabilità mondiale e il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Riteniamo che la riforma del Consiglio di Sicurezza debba essere un obiettivo di tutti gli Stati membri. Questo obiettivo di riforma può essere raggiunto solo attraverso un dialogo continuo tra gli Stati e la consapevolezza che il superamento delle rispettive posizioni iniziali è essenziale per negoziare il più ampio accordo possibile.

In conclusione, Signor Presidente,

Un multilateralismo più forte è essenziale se vogliamo costruire società eque, giuste e pacifiche, dove i giovani possano vivere dignitosamente, dove le donne possano avere le stesse opportunità degli uomini e dove tutte le minoranze e i gruppi vulnerabili siano protetti. Credo che il Dibattito Generale sia un'occasione importante per rinnovare il nostro impegno a favore di un'Organizzazione delle Nazioni Unite più forte, capace di coordinare le politiche economiche, sociali e ambientali e di tradurle in azioni efficaci a tutti i livelli. La Repubblica di San Marino, in linea con la sua storia e la sua tradizione di libertà e democrazia, crede fermamente in questo mandato e sosterrà qualsiasi azione che contribuisca a rafforzare le Nazioni Unite in questo processo.

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