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Settant'anni di Sicurezza Sociale

La mostra "Una conquista di grande civiltà" celebra l'ISS nato nel 1955 con una legge votata all'unanimità

di Valentina Antonioli
15 ott 2025
Nel video le interviste a Antonio Morri, curatore, Claudia Malpeli, curatrice
Nel video le interviste a Antonio Morri, curatore, Claudia Malpeli, curatrice

San Marino ha guardato oltre i propri confini per fondare un grande sistema di welfare universalistico che compie 70 anni. Riferimento per il titano è stato il piano William Beveridge varato in Gran Bretagna per cui la tutela della salute fisica e psichica diventa un diritto generale per ogni individuo in condizioni di uguaglianza.

"Carlo Bellina è stata un'altra delle figure fondamentali perché dopo i primi passi con consulenti della Sapienza, Coppini, Messina e altri professori, la gestione pratica e la costruzione del progetto di sicurezza sociale viene affidata a questo sindacalista italiano - spiega Antonio Morri , curatore -. Il suo è il merito di aver fatto partire a piccoli passi un sistema di sicurezza sociale che poi sarà ampliato e portato a quella che è la situazione attuale negli anni successivi".

La mostra "Una conquista di grande civiltà" a cura di Antonio Morri e Claudia Malpeli racconta il percorso di fondazione dell'Istituto per la Sicurezza Sociale che ha garantito cure, pensioni, congedi e sussidi. Un pilastro della comunità samarinese e voluto dalla politica all'unanimità il 22 dicembre del 1955.

"Questo è un segnale che un bene primario come la sicurezza sociale e la sanità dovrebbe essere guardato dalla politica in una maniera importante" continua Morri.

"Un sistema che non lascia indietro nessuno" ribadisce il Segretario alla Sanità Mariella Mularoni.

Dopo Palazzo Pubblico i documenti, che provengono dal fondo locale della biblioteca di Stato, sono visibili all'ingresso dell'ospedale fino al 30 novembre.

"Nel momento in cui abbiamo preso in mano i documenti ci sono parsi interessanti i capitolati: sono degli opuscoli nei quali vengono promulgati regolamenti che riguardano figure importanti come quella dell'ostetrica, il medico di condotta, il farmacista che erano figure già esistenti ma che operavano in maniera autonoma e quindi isolati da quello che era un contesto sanitario pubblico" conclude Claudia Malpeli, curatrice ed esperta di biblioteca presso Biblioteca di Stato Repubblica di San Marino.

Nel video le interviste a Antonio Morri, curatore, Claudia Malpeli, curatrice. 






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