E' ripartito dall'aeroporto di Vienna – diretto in Sudamerica - l'aereo del presidente boliviano Morales. Il velivolo – proveniente da Mosca - era atterrato nella capitale austriaca dopo che Francia, Portogallo e – forse - Italia avevano vietato il transito nel loro spazio aereo, per la possibile presenza a bordo di Snowden: l'ex contractor dei servizi segreti americani che ha rivelato al Mondo l'attività di spionaggio ed intercettazione degli Stati Uniti nei confronti dei diplomatici esteri e dei suoi stessi cittadini. Fortissima l'indignazione del Governo di La Paz che ha smentito la circostanza accusando i governi stranieri di avere messo a rischio la vita di Morales. Poi il via libera. “Il 'no' al sorvolo di Parigi e Lisbona ad Evo Morales – ha affermato l'ambasciatore boliviano a Roma - non è altro che una 'mano' dell'impero" Usa. "Non c'é giustificazione. Non soltanto il popolo boliviano ma tutti sono dispiaciuti di quanto accaduto che testimonia ciò che l'imperialismo fa con i popoli".
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