Siria: attaccata la tv di Stato

Siria: attaccata la tv di Stato.
I ribelli infatti hanno attaccato l’edificio della tv di Stato ad Aleppo, mentre nella periferia di Damasco ci sono stati violenti combattimenti tra membri dell’esercito e gli stessi ribelli, che hanno provocato almeno 20 morti. Ad Aleppo gli insorti hanno piazzato esplosivo attorno all’edificio, ma si sono ritirati dopo l’intervento dell’aviazione. La battaglia è arrivata alle pendici della storica cittadella, che è anche patrimonio Unesco dell’umanità come l’intera città vecchia. L’osservatorio per i diritti umani ha riferito che è stato ucciso anche un noto presentatore della tv di Stato siriana, Muhammad al Said, ma in giornata i ribelli hanno smentito ogni loro coinvolgimento nell’esecuzione sommaria. E dopo la Fao anche l’Unicef ha lanciato il suo allarme sulla Siria, dicendo che il peso maggiore della tragedia ricade sui bambini, che stanno perdendo le loro vite, le loro case, i genitori, la scuola.
E ieri era accaduto qualcosa di importante anche alle Nazioni Unite, sempre riguardo alla Siria: con 133 voti a favore, 12 contrari e 31 astenuti, l’assemblea generale dell’Onu aveva approvato una risoluzione che sollecita la transizione politica in Siria, condanna la repressione messa in atto dal regime di Bashar al Assad e deplora la mancanza di azione da parte del Consiglio di sicurezza, che ha dunque fallito nel raggiungimento di un accordo sulle misure da adottare per assicurare il rispetto del piano di pace dalle autorità siriane.

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