Siria, nonostante osservatori Onu ancora centinaia le vittime

Siria, nonostante osservatori Onu ancora centinaia le vittime.
La paura torna a Damasco. Oggi, nel venerdì di preghiera ci sono state almeno due esplosioni in siria. La prima, un'autobomba, nel quartiere di Salhieh, centro moderno della capitale. E non lontana dal Parlamento. La seconda è esplosa vicino a una moschea, nel distretto di Midan, mentre i fedeli stavano uscendo. Il bilancio per il momento parla di 11 morti.
Niente è cambiato in Siria da quando è iniziata la missione dell’Onu per far fermare le violenze che da un anno devastano il Paese. Secondo quanto ha scritto all’Ansa un avvocato membro dei comitati anti-regime, dall’invio degli osservatori sono state 462 le persone uccise, tra le quali 34 minori. Susan Rice, ambasciatore americano presso le Nazioni Unite ha detto- valuteremo con attenzione se questa missione degli osservatori stia avendo l’impatto che ci si attendeva, anche se le nostre aspettative erano basse”. Anche il segretario generale Ban Ki-moon si è detto gravemente allarmato dalle notizie che giungono dalla Siria.

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