Siria: proseguono rivolta e repressione

Ancora manifestazioni di piazza antiregime, dove la polizia ha disperso i raduni ed arrestato decine di persone nella capitale. In migliaia ad Homs, 180 chilometri a nord di Damasco, hanno chiesto la 'caduta del governatore', rappresentante del regime baatista al potere in da quasi mezzo secolo. Manifestazioni anche all'estremo nord-est, al confine con Turchia e Iraq e abitato in prevalenza da curdi. A Daraa, slogan contro la famiglia presidenziale al Assad, al potere da quarant'anni: secondo testimoni, 15 manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza che hanno aperto il fuoco. Ieri decine di civili erano caduti sotto i colpi delle forze di sicurezza, e poi il regime aveva annunciato una serie di riforme.
La protesta si allarga nello Yemen. A Sanaa, l'esercito spara in aria per disperdere la folla. Il presidente si dice pronto a lasciare il potere ma solo se in mani sicure. Si ipotizza un governo di transizione.
Decine di feriti anche in Giordania negli scontri di piazza, attaccati i dimostranti dalle forze governative. Al Arabya riferisce di centinaia di giovani feriti.

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