Siria, le speranze di pace diminuiscono lentamente

Siria, le speranze di pace diminuiscono lentamente.
Ancora estremamente tesa la situazione in Siria: gli osservatori delle Nazioni Unite sono giunti a Mazraat al Qubeir, il piccolo villaggio vicino a Hama, teatro dell'ultima strage di civili. Ieri anch’essi erano stati bersaglio di spari, cosa che li aveva fatti desistere dal raggiungere la città. Sul caso Siria interviene anche il Ministro degli esteri italiano Terzi: L'Italia vuole che "la Russia sia parte della soluzione" nella crisi: "Mosca può contribuire a creare e rafforzare quella massa critica di pressione internazionale, necessaria affinché il regime siriano possa finalmente convincersi a cooperare". Nel frattempo sono almeno 31 le persone uccise oggi. Lo riferiscono gli attivisti della rete d'informazione Shaam e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che forniscono un bilancio per ciascuna regione colpita dalle violenze. Tra i morti – riferisce invece l’angenzia Sana – ci sono anche due agenti di polizia uccisi nell'esplosione di un'autobomba a Qudssaya, sobborgo di Damasco.
Sulla questione siriana, e i suoi sviluppi, dal Libano è intervenuto il Ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle. Sottolineato l’impatto che il conflitto siriano ha in Medio Oriente e in particolare sul Libano, e la necessità di porre fine alle violenze.

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