Siria: la UE rinnova le sanzioni; perplessità a San Marino

Sempre più drammatica la situazione, nel Mediterraneo. Dalla Libia continuano a partire migliaia di disperati, e la scorsa settimana è stata una delle peggiori di sempre. In 3 naufragi sarebbero morte centinaia di persone. Analizzando le cause, di questi incessanti flussi migratori, non si possono non citare determinate scelte di politica estera dell'Occidente. C'è una notizia ad esempio, resa nota qualche giorno fa, che ha trovato poco spazio sui media. L'Unione Europea ha rinnovato le sanzioni contro la Siria. Restrizioni che, sottolineano vari analisti, hanno provocato pesanti sofferenze ad un Paese già in ginocchio. L'UE non ha ascoltato il grido d'aiuto di prestigiosi esponenti delle Chiese di Terra Santa, che chiedevano di rimuovere l'embargo. Le sanzioni comprendono – tra le altre cose - il congelamento dei beni siriani all'estero e il blocco alle transazioni bancarie; rendendo assai ardua l'attivazione di interventi umanitari ed il ritorno in Patria dei profughi. Una decisione, quella dell'Unione, che ha suscitato perplessità pure a San Marino; anche se – va ricordato – il Titano non è coinvolto dal provvedimento, non essendo nell'UE
Nel servizio l'intervista al Segretario di Stato Pasquale Valentini

GM

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