EDUCAZIONE

Smartphone e adolescenti, l'esperto: "È allarme revenge porn"

Nel giro di poco più di dieci anni ci siamo trovati a convivere costantemente con gli smartphone, tra vantaggi e rischi. Ma gli adolescenti sono nativi digitali e da quando hanno memoria l'universo web esiste. Ci si interroga allora su come gli adulti debbano gestire il loro rapporto con la vita virtuale.

Il dibattito è aperto anche a San Marino, dove il Consiglio Grande e Generale ha accolto un'istanza d'Arengo che chiede l'introduzione di norme regolatorie sul fenomeno. Il Governo è dunque tenuto a legiferare in materia.

Ma come approcciarsi? I divieti sono armi vincenti? "Ogni volta che c'è necessità di agire attraverso leggi ed emanare divieti è un segno di sconfitta - risponde Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza -. Non siamo riusciti a creare una coscienza, a far capire la gravità di certi comportamenti. La polizia postale di Milano, con la quale collaboriamo, ci ha detto che una delle emergenze maggiori è quella del revenge porn, ovvero la diffusione non autorizzata di immagini intime, anche di minorenni".

Il lungo lockdown causa Covid ha reso più morboso il rapporto degli adolescenti con gli smartphone, ma questa non è la matrice del problema, che dipende invece dalla società in cui i ragazzi vivono. "Se si scorrono i titoli dei giornali online si vede quanto spazio è riservato a vicende legate ai social e agli influencer - conclude Tucci -. Gli adolescenti vivono in questo mondo, che abbiamo creato noi. Dunque non possiamo pretendere di tenerli fuori perché a un certo punto ci piace così".

Nel video l'intervista a Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza

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