Lo stalking non corre solo sul filo del telefono, ma anche attraverso il web

Lo stalking non corre solo sul filo del telefono, ma anche attraverso il web.
Le nuove frontiere della comunicazione nascondono insidie. Aumentano le denunce di chi subisce azioni persecutorie attraverso i social network.
I persecutori si adeguano alle nuove tecnologie e ai nuovi mezzi di comunicazione. Solo le vittime non cambiano: la maggior parte donne, soprattutto ex fidanzate o mogli, tormentate da chi non si rassegna alla fine di un rapporto. L’ultimo caso a Bergamo, dove un trentenne è stato arrestato per aver perseguitato l’ex fidanzata con centinaia di telefonate, sms, pedinamenti, e-mail e messaggi su facebook, la piattaforma sociale più in voga del momento. Ed è normale riflettere sulle insidie delle nuove frontiere della comunicazione, che connettono con amici vicini e lontani, garantiscono nuovi incontri, ma dove il furto d’identità ben si presta ad accompagnare fenomeni persecutori contro la persona. L’Associazione dei Consumatori ritiene che siano terreno fertile per questo tipo di reato, che viene perseguito, in questo caso specifico, dalla polizia postale. Le denunce di questo genere stanno aumentando di pari passo con l’accresciuta popolarità dei social network.

Monica Fabbri

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