Stamina, Gualtieri: "San Marino sempre puntuale nei controlli"

"Nel 2008 l'Authority Sanitaria oltre ad aver negato l'autorizzazione ad operare in territorio alla società Rewind, di cui era legale rappresentante proprio Davide Vannoni, padre della metodica Stamina, ha coinvolto anche funzionari italiani per trattare l'argomento". E' lo stesso dirigente dell'Authority, Andrea Gualtieri a ripercorrere le tappe che hanno riguardato il Titano nella vicenda: dal caso di Carmine Vona, la cosiddetta “vittima numero 52”, il paziente che si era rivolto al pronto di San Marino per un malore dopo essere stato sottoposto ad inoculazione di cellule staminali presso – dichiarò – un centro estetico di San Marino. Allora l'attenzione si concentrò sulla IMB di Rovereta, dove operava il dottor Fungi, riconducibile a Vannoni, ma nessun documento confermò i sospetti. Subito informato Gualtieri prese contatto con le autorità italiane, intenzionato a seguire la questione. Seguì l'istituzione di un tavolo tecnico misto. Vona però non sporse mai denuncia, nessuna prova concreta, dunque, che venisse praticato questo metodo a San Marino, nonostante i forti sospetti messi nero su bianco dallo stesso Gualtieri nella sua relazione del 2010. Si ipotizza infatti che il metodo Stamina fosse praticato in maniera del tutto occulta e illegale, celato nei documenti e nelle cartelle cliniche sotto il nome di altri tipi di trattamenti. La IMB – precisa Gualtieri – era comunque una struttura a norma, disponeva di un ambulatorio chirurgico dove si poteva effettuare il prelievo del liquor ma non di certo la terapia a base di staminali. Discorso diverso per la Rewind, la cui sede era nella parte sotterranea del Centro G di Tavolucci – ecco forse spiegato il riferimento della Procura di Torino agli “scantinati” - cui l'Authority negò l'autorizzazione per "carenze strutturali, impiantistiche e organizzative". "San Marino ha sempre vigilato con estremo rigore – assicura, infine, Gualtieri – e tuttora ci si va con i piedi di piombo". Non mancano, infatti, aziende che si propongono ma è un terreno rischioso, soprattutto in assenza di un quadro normativo chiaro.

sp

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy