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Stretta Agcom sugli influencer: "Misura giusta, va a favore della trasparenza"

Il Far West è finito”: a dirlo è il numero uno dell'Agcom, Giacomo Lasorella. Dopo il caso Ferragni, l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha esteso agli influencer le regole del testo unico sui servizi dei media audiovisivi. Questo vuol dire che anche i personaggi più seguiti sui social - quasi sempre veri e propri imprenditori digitali - dovranno fare attenzione a una serie di paletti. A partire dalla pubblicità, indicando chiaramente nel messaggio l'eventuale finalità promozionale. Misure anche in materia di comunicazioni commerciali e sul fronte della tutela dei diritti della persona, con un meccanismo per rimuovere o adeguare i contenuti.

Linee guida che si applicano agli influencer con più di un milione di follower e a quelli che hanno superato una certa soglia di interazioni. “Non sono norme anti-Ferragni”, ha specificato Lasorella a Repubblica, ma “ci lavoravamo da oltre un anno”. Nel frattempo proseguono gli approfondimenti delle autorità sia sul caso del pandoro che sulle uova di Pasqua dell'influencer più famosa d'Italia. Quel che è certo è che le nuove regole Agcom segneranno una svolta.

A San Marino la novità è stata accolta con favore da imprenditori digitali e influencer.

Nel servizio le interviste a Gianluca Spadoni (Dir. Didattico Evolution Forum Business School) e Michela Ioli (Food Blogger)

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