Studenti sammarinesi in rivolta: verso una soluzione per gli esclusi dai corsi di inglese

Le proteste degli studenti hanno avuto i primi risultati. Ieri i ragazzi delle superiori sammarinesi si sono mobilitati perché una parte di loro era stata esclusa dai corsi di preparazione per la certificazione della conoscenza della lingua inglese. Pochi i posti – 46 – per le richieste degli studenti. Oggi la Segreteria di Stato all'Istruzione, il Dipartimento Istruzione e la Presidenza della scuola hanno annunciato di aver analizzato le risorse disponibili così da utilizzarle per dare una risposta a quanti sono rimasti fuori dalle aule.

Nel comunicato si esprime apprezzamento per la mobilitazione degli studenti. Nelle scorse ore, un'altra questione ha fatto discutere i genitori degli iscritti al Cfp. Il tema: i sessanta euro all'anno per poter salire sull'autobus e andare a lezione al Centro di formazione professionale. Peccato che, in realtà, il trasporto per i ragazzi del Cfp sia gratuito. Tra i genitori, c'è chi l'abbonamento l'ha pagato lo stesso, erroneamente, e solo dopo il versamento è venuto a sapere di una presunta mancanza di un rimborso. La notizia ha iniziato a girare come passaparola tra genitori ed è arrivata alla nostra redazione. Le famiglie si sono chieste il perché di questa mancanza di diritti.

Ma si trattava di una notizia non corretta. Dall'ufficio per il diritto allo studio spiegano che gli alunni del Centro possono salire gratis sui mezzi pubblici, quindi non devono pagare alcuna cifra annuale. Chi invece avesse per errore versato i 60 euro, potrà rivolgersi allo stesso ufficio che si attiverà per far ottenere un rimborso ai genitori.

Mauro Torresi

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