Sui Dico interviene il vescovo Negri

Sui Dico interviene il vescovo Negri.
Il presidente Errani propone di concedere in finanziaria regionale identici servizi di welfare a tutti i soggetti equiparando di fatto la famiglia tradizionale (qualcuno la chiama naturale) a tutte le altre convivenze. L’arcivescovo Caffarra, cardinale di Bologna replica parlando di proposta devastante per la regione; parafrasando il vangelo chiosa: “non date a Cesare quel che è di Dio!”.
Il vescovo di San Marino aderisce alla presa di posizione del prelato bolognese, presidente della Conferenza episcopale emiliano-romagnola, additando come lesive della convivenza civile le scelte dei politici regionali appoggiate dal comune di Bologna, che sostiene il sacrosanto diritto della sfera pubblica di legiferare in favore di quanti più soggetti sociali possibili e diversi.
Il vescovo Negri rimanda al valore fondante della famiglia come cardine della costituzione repubblicana. Parla di deriva ideologica, che merita un’attenta vigilanza dei Cristiani: “le tentazioni culturalmente totalitarie sono sempre in agguato” conclude Negri, dicendosi preoccupato per la vicenda ancora in stallo.

Francesco Zingrillo

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