La 'superba visione del mondo' di Gastone Pasolini

Il conforto di ricordarlo insieme, la difficoltà di congedarsi da un uomo dalla vita piena, che in 84 anni ha lasciato qualcosa di forte in quella degli altri. E così il freddo di dicembre non ha fermato le tante persone che hanno voluto esserci per l'ultimo saluto a Gastone Pasolini. Davanti al cimitero di Serravalle si stringono attorno a Francesca Michelotti, che ricorda la superba visione del mondo del volto storico della sinistra sammarinese, maturata nei conflitti e nelle delusioni di una vita mischiata alla guerra ed al dopoguerra. La dimensione privata ed affettuosa di marito, padre e nonno ad arricchire quella pubblica: ricoprì il ruolo di Segretario al Turismo, allo Sport e all'Agricoltura, fino a diventare Capitano Reggente nel 1981 con Maria Lea Pedini, prima donna a salire alla suprema magistratura dello Stato.
“Un uomo solido, a volte duro soprattutto con se stesso, che non cercava scorciatoie, che non cambiava idea continuamente” Gastone Pasolini aveva per la politica un amore profondo che iniziò prestissimo, era poco più che un ragazzino, e che coltivò con tenacia fino alla fine: era in ospedale per le ultime elezioni, ma è riuscito comunque a votare la sua sinistra. “ogni caduta è una sfida per rialzarci” disse nel Congresso di gennaio 2015. Era il primo congresso di S.U, il suo discorso suona un po' come un testamento politico. Quello di chi “ha saputo dimostrare coi fatti che si può fare politica, ricoprire ruoli chiave, uscirne a testa alta e con le mani pulite”
Sara Bucci

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