CASO TARGHE

Targhe: delusione, a San Marino, per la bocciatura dell'emendamento di Giorgio Mulè al “Milleproroghe”

Vi erano tuttavia “bassissime possibilità” che passasse, ammette il Segretario Beccari, che ora auspica la soluzione della modifica al Codice della Strada. Oggi l'intervento di Salvini, nell'incontro con i giornalisti della Stampa Estera di Roma

“Da ex Ministro vedo di farmi carico di quello che comunque era un problema”. Questo l'impegno del leader della Lega sulla vicenda targhe. Il problema - nato proprio con i suoi decreti sicurezza – appare ancora ben lungi dall'essere risolto; specie dopo la bocciatura dell'emendamento al “Milleproroghe”, presentato da Giorgio Mulè. Un atto di “stupidità politica”: così, il deputato di Forza Italia, ha definito la decisione delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio. “Formalmente – ha aggiunto – la maggioranza non ha motivato la bocciatura”; ma vi sarebbe l'intenzione di correggere la distorsione rimettendo mano ai decreti sicurezza. Che non erano norme punitive “nei confronti degli italiani che vanno a lavorare a St Moritz o a San Marino” – ha precisato oggi alla Stampa Estera Matteo Salvini –; i provvedimenti furono suggeriti all'epoca “dalle Forze dell'Ordine”. Lo stesso Salvini – rispondendo alla nostra corrispondente Francesca Biliotti -, ha tuttavia riconosciuto le problematiche nelle zone di confine; sulle quali – ha detto - “si stava lavorando” nello scorso luglio. La caduta del Governo avrebbe insomma complicato il dossier, che era all'attenzione dell'ormai ex Sottosegretario Molteni. Inevitabile, in Repubblica, la delusione per il “no” all'”emendamento Mulè”. Vi erano, tuttavia – ammette il Segretario agli Esteri -, “bassissime possibilità” che passasse nel Milleproroghe. “Ma a ruota – afferma - si aprirà un'altra finestra, forse più adatta dal punto di vista della competenza, che è quella del provvedimento di legge di modifica del codice della strada”. Da Beccari, comunque, un ringraziamento a Mulè, e a tutti i parlamentari che hanno sostenuto l'emendamento. E poi l'impegno a fare pressioni sulle controparti italiane per arrivare ad una soluzione di un problema che ha impattato negativamente sull'economia del Titano, ma non solo.

La risposta integrale di Matteo Salvini alla domanda del'inviata Francesca Biliotti

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