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Telefonia: in Consiglio un decreto ad hoc

13 nov 2006
Antenna telefonia mobile
Antenna telefonia mobile
Dopo l’incontro con i Capitani di Castello di Chiesanuova, Domagnano, Faetano e Città, il Segretario di Stato al Territorio, Marino Riccardi, sta organizzando nuovi confronti anche con i rappresentanti degli altri Castelli interessanti alla questione antenne. Entro questa settimana si terrà l’incontro con le Giunte di Fiorentino, Acquaviva e Borgo Maggiore, che il responsabile politico del territorio contatterà già domani. Ancora da definire invece un nuovo incontro con la popolazione. Il tema antenne è stato affrontato anche nella riunione di inizio settimana dell’Esecutivo. Il Segretario di Stato all’industria Tito Masi ha ricordato che l’attuale concessione prevede un introito, per lo Stato, del 4,5% sul fatturato del traffico telefonico. "San Marino - rimarca Masi - ha deciso di tassare il traffico, non le concessioni. Quindi a pagare sono tre società: Telecom Italia, Tim-Tms e San Marino Telecom. Le antenne che la nuova società intende installare - spiega il Segretario all’industria - sono di sua proprietà, ma lo Stato imporrà di metterle a disposizione di altri eventuali gestori che intendessero operare in Repubblica, dal momento che non esiste monopolio. Se il prezzo fissato dalla società come corrispettivo per il transito di altri gestori fosse troppo esoso - sottolinea Masi - sarà l’authority per le telecomunicazioni a decidere il da farsi". E, a questo proposito, verrà presentato alla prossima sessione del Consiglio Grande e Generale un decreto ad hoc, in attesa del progetto di legge che regolamenterà la materia.

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