Telefono Azzurro: contro il bullismo la campagna dei vip #NonStiamoZitti

Ci sono parole che segnano l'abisso tra figli e genitori, per capire il loro dolore bisogna conoscerle. "Hate speech", discorso online che inciti alla violenza, grooming, l'adescamento in rete, sextorsion costringere le vittime a pratiche sessuali chiedendo soldi per non divulgare foto o video.
Il bullismo è anche cyber perché esce dai campi da calcetto, dalle aule, dalle strade ed entra in rete ed è pervasivo, persistente e anonimo.
Ed è per questo che il Telefono Azzurro ha pensato alla campagna #NonStiamoZitti coinvolgendo personaggi famosi. L'età più a rischio prevaricazione da cyberbullismo è quella tra i 14 e i 17 anni, destino che tocca a due giovani su cinque. E quasi la metà pensa al suicidio. E allora arriva il Capitano Totti che sprona le vittime, mentre il campione Zanardi si rivolge agli 'aguzzini' e poi ci sono Amadeus, Alvaro Soler, Dolcenera, Dovizioso.
La discesa dei vip contro il bullismo anima anche altre iniziative, come quella indetta dal Ministero dell'Istruzione "Un nodo blu" con Ambra Angiolini che diventa professoressa di liceo e mette il luce le dinamiche del bullismo, tre i protagonisti carnefice, vittima e il il pubblico indifferente. "Questo è un mondo senza filtri e gli adulti se ne sono accorti tardi" ha commentato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e neuropsichiatra infantile. 

Valentina Antonioli

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