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Il terremoto arriva anche a Ravenna. Magnitudo 4.5. Avvertito anche a Rimini e San Marino

6 giu 2012
13.15 - Una scossa isolata, di magnitudo 4.5, si è verificata alle 6.08 di questa mattina al largo della costa ravennate, ad una profondità di 26 chilometri. Un movimento non riconducibile, secondo gli esperti, a quel sisma che da 18 giorni sta angosciando la pianura emiliana. “La struttura geologica interessata è la stessa - ha spiegato Francesco Mele, dell'Istituto Nazionale di Geofisica - ma a generarlo è stata un'altra faglia”. Ad avvertirlo nitidamente sono state le popolazioni della costa, nel tratto fra le valli di Comacchio e Ancona. Paura a Ravenna, Cervia, Rimini e Pesaro. Centinaia le chiamate ai centralini dei Vigili del Fuoco. Nessun danno segnalato, anche se in queste ore sono in corso le verifiche di staticità su numerosi edifici, in particolare quelli pubblici. A Ravenna un solo istituto scolastico, il Liceo Scientifico Oriani, ha chiesto di valutare una crepa che si sarebbe aperta nell'edificio, in via del tutto precauzionale. Lezioni sospese e studenti a casa. Sono restate aperte tutte le altra scuola, sia in provincia di Ravenna che nelle altre zone della costa. Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha disposto verifiche tecniche anche alla Biblioteca Classense, ai teatri e alla Torre Civica, oltre alle scuole e al palazzo municipale. La scossa è stata avvertita anche nel modenese, dove lo sciame sismico è continuato nella notte e nelle prime ore del mattino, con una ventina di movimenti, tutti di magnitudo inferiore a 2.5.

12.12 - 16.426 persone assistite da protezione civile
Sono 16.426 le persone assistite dal sistema nazionale di Protezione civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a seguito del sisma che ha colpito l'area. In Emilia Romagna sono 14.344 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti dal Servizio nazionale della Protezione civile, nelle 48 strutture al coperto (come scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri), negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.421 persone sono accolte nei campi tende, 2.237 nelle strutture ricettive e 2.686 nelle altre strutture. Sono, invece, 2.686 i sopralluoghi effettuati dalle squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati a partire dal 20 maggio scorso. Di questi, 1.071 sono stati classificati agibili, 496 temporaneamente inagibili, 174 parzialmente inagibili, 52 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 893 inagibili. In Lombardia, all'interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.483 persone, cui se ne aggiungono 535 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 2.018 accolti. In Veneto, invece, sono 64 i cittadini assistiti. Le forze messe in campo dal Servizio nazionale di protezione civile sono circa 5.000: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell'ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.

12.07 - Squinzi: stop produzione 4-6 mesi
Con il sisma in Emilia "si teme, e credo sia abbastanza vicino alla realtà, che ci sia uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi". Lo stima il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che aggiunge: "Nell'area si produce un po' di più dell'1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto".

11.27 - Federviaggio. E' blocco delle prenotazioni
Patané spiega che le prenotazioni "sono ferme". Soffrono, in particolare, il mercato tedesco e tutti i mercati intercontinentali. Dalla Germania nel 2011 si è registrato il 21% degli arrivi sul totale degli stranieri, con il 20% della spesa e il 25% dei pernottamenti. Il timore, spiega il presidente di Federviaggio, é che i tour operator locali possano dirottare questi flussi turistici in Spagna, Turchia e Grecia. Anche i turisti americani e giapponesi - afferma Federviaggio - non prenotano anche se i loro tour non toccano le aree terremotate. "Il rallentamento da parte di questi mercati - osserva Patané - è però più comprensibile data la loro lontananza geografica con l'Italia". Patané infine giudica ottime le iniziative intraprese dal ministro del Turismo Piero Gnudi, dall'Enti, l'Agenzia nazionale del turismo e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ma, avverte "il lavoro sarà ogni giorno più impegnativo".

11.01 - Prefetto Ravenna: ok anche piattaforme Metano
Anche le verifiche compiute sulle piattaforme per l'estrazione di gas metano al largo di Ravenna hanno confermato che non ci sono stati danni. Lo ha detto il prefetto della città romagnola, Bruno Corda, aggiungendo che la scossa di questa mattina "é stata molto breve ma molto intensa e questo ha suscitato tanta paura tra la gente". "Per quanto si può essere pronti, siamo in grado di fronteggiare le situazioni che si dovessero verificare", ha aggiunto il prefetto.

11.00 - Sfollato tenta il suicidio
Un paziente, sfollato dall'area di Cavezzo (Modena) dopo il terremoto del 29 maggio, ha tentato il suicidio stamani gettandosi dalla finestra al secondo piano della stanza in cui era ospitato dalla Casa di riposo accreditata Villa Ranuzzi di Bologna, insieme ad altre 70 persone accolte come atto di solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Lo rende noto il presidente della struttura sanitaria, Lorenzo Orta, precisando che a quanto risulta l'uomo si sarebbe procurato fratture, ma non sarebbe in pericolo di vita. Orta ha detto anche che il paziente, secondo quanto risulta alla cooperativa Elleuno di Asti, che al seguito di questi ricoverati è presente a Villa Ranuzzi, è in cura per problemi psichici. Il presidente della casa di riposo ha anche posto il problema della gestione unitaria di persone sfollate con problematiche complesse.

10.40 - Coldiretti: a rischio 8 mila posti di lavoro
Sono a rischio 8mila posti di lavoro nell'agroalimentare a causa del sisma che ha danneggiato imprese agricole, stalle e strutture di trasformazione agroindustriali ma anche macchinari per la raccolta e trebbiatura e impianti di irrigazione che garantiscono acqua a 130 mila ettari di terreno coltivati a ortofrutta, viticoltura, riso e seminativi colpiti dalla siccità. E' il presidente Coldiretti Sergio Marini a lanciare l'allarme sugli effetti del terremoto su un territorio dove si produce quasi il 10% dell'agricoltura nazionale.

09.58 - Emilia. Da Vigili del Fuoco 40.000 interventi
Proseguono senza sosta le attività dei Vigili del fuoco per l'emergenza sismica, in particolare nelle provincie di Mantova, Ferrara, Modena, Bologna, Reggio Emilia e Rovigo. Il dispositivo di soccorso attualmente impegnato nella zona delle operazioni è costituito da 1.300 uomini. Di questi,195 sono personale specializzato che si sta occupando in modo specifico delle verifiche di stabilità degli edifici. Ad oggi gli interventi effettuati dalle squadre dei vigili del fuoco sono oltre 40.000, con tipologia variabile dall'assistenza alla popolazione fino alla verifica e messa in sicurezza di edifici pubblici e privati, anche di interesse storico e culturale. Per il coordinamento sul posto delle attività di soccorso delle squadre del 115 sono attivi il comando di cratere presso la direzione regionale Emilia Romagna ed i due comandi operativi avanzati di San Felice sul Panaro e di San Prospero, nel modenese.

09.28 - Sindaco Ravenna: nessun danno in città
"In queste ore sono in corso controlli sugli edifici pubblici. Dalle prime verifiche non risulta ci siano stati danni particolari. Le scuole sono regolarmente aperte". E' il messaggio del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, dopo la nuova scossa di terremoto che stamani alle 6.08 ha riguardanto la Romagna, con epicentro nel mare Adriatico, e che secondo le prime impressioni degli esperti non sarebbe collegato allo sciame sismico che dal 20 maggio è in corso in Emilia, e in particolare nel Modenese. "L'unica scuola in cui la dirigente ha chiesto un intervento di controllo - ha detto ancora Matteucci - è il liceo scientifico. Alle 13 in una riunione straordinaria della Giunta faremo il punto della situazione".

09.19 - Scuole aperte a Pesaro e Ancona
Nonostante la paura provocata dalla scossa di terremoto avvertita intorno alle 6.10 di stamane le scuole sono regolarmente aperte a Pesaro. Lezioni regolari anche ad Ancona, dove pure molte persone hanno sentito il movimento tellurico e chiamato i vigili del fuoco.

09.06 - Sisma Emilia: Ers, non abbiamo trivellato
"Nonostante le numerose smentite sullo svolgimento di qualsiasi attività, sistematici interventi di disinformazione sulla stampa e su internet hanno coinvolto Ers con gravi ripercussioni sull'immagine e onorabilità della società e dei suoi azionisti. Purtroppo le Autorità locali responsabili hanno gravemente tardato nello smentire attività illegali quali le perforazioni senza autorizzazione". Lo dice una nota di Erg Rivara Storage (Ers), dopo la notizia che la magistratura ha avviato un'indagine conoscitiva, senza ipotesi di reato, per chiarire se siano state fatte o meno trivellazioni per il progetto di mega deposito di gas a Rivara nel Modenese. Progetto che nei giorni scorsi, dopo il sisma, è stato definitivamente accantonato con lo stop alle autorizzazioni dato dal ministero dello sviluppo economico, che ha preso atto del no della Regione Emilia-Romagna. Ma dopo la notizia del fascicolo della Procura di Modena, stamani Ers ha diffuso un testo in cui "plaude all'iniziativa della Magistratura che, a quanto appreso da note di agenzia stampa, verificherà se sono state svolte attività geologiche non autorizzate nell'area coinvolta dal terremoto in Emilia, in riferimento al permesso di ricerca sismica chiesto dalla Società. Ers ribadisce che non ha effettuato alcuna attività di esplorazione sul territorio di Rivara, e non avrebbe potuto perché il Ministero dello Sviluppo Economico, decisore finale nell'ambito della procedura amministrativa, non l'aveva autorizzata a fare alcunché. Vista la gravità dell'accaduto la Società Ers auspica che la Magistratura riesca anche ad identificare i responsabili della diffusione di notizie palesemente prive di ogni fondamento ed è a disposizione dei Magistrati per offrire la massima collaborazione".

08.25 - Scossa di Ravenna provocata da nuova faglia
Il terremoto avvenuto questa mattina al largo di Ravenna è stato generato da una faglia diversa rispetto a quelle responsabili dei sismi del 20 e del 29 maggio in Emilia, sebbene la struttura geologica interessata sia la stessa. Lo ha spiegato il funzionario di sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele. Anche questo terremoto, di magnitudo 4.5 e avvenuto in mare, è legato all'attività del margine settentrionale dell'Appennino, sepolta sotto la Pianura Padana. "E' stato generato - ha spiegato il sismologo - dalla struttura di Malalbergo-Ravenna, che costituisce l'estremità più orientale dell'arco di Ferrara", ossia la struttura geologica all'origine dei terremoti delle scorse settimane nel ferrarese e nel modenese.

08.21 - Scossa in mare al largo di Ravenna
Continuano le telefonate ai centralini del vigili del fuoco del Pesarese e di Ancona di persone allarmate per lo sciame sismico in corso al largo di Ravenna e Cervia. Per il momento comunque non sono segnalati danni, salvo la caduta di alcuni calcinacci da un vecchio palazzo del centro storico di Pesaro, in via Sabatini, che secondo i pompieri potrebbe però non essere stata provocata dal terremoto. La via è stata transennata.

07.28 - Scossa di Ravenna lievemente avvertita nelle zone del modenese
La scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro a largo di Ravenna delle 6.08 di questa mattina è stata avvertita lievemente anche nel Modenese, zona tra le più colpite dal sisma delle scorse settimane in Emilia. A Modena, si è sentito per pochissimi secondi il tremolio del terreno così come nelle altre cittadine della provincia anche se, a quanto si è appreso, nelle tendopoli come quella di Novi di Modena, non tutti si sono resi conto dell'eco della scossa ravennate. Il terremoto in Romagna, infatti, è stato avvertito maggiormente all'interno delle case in muratura.

07.27 - Scossa di Ravenna avvertita forte nel riminese
La scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro al largo di Ravenna delle 6.08 di questa mattina è stata avvertita in modo forte e distinto anche a Rimini che dista una cinquantina di chilometri da Ravenna. "Al momento della scossa - spiega Francesca, abitante del borgo San Giovanni a ridosso del centro storico - gli antifurto delle auto parcheggiate in strada hanno iniziato a suonare. La scossa è durata diversi secondi e si è avvertita molto bene anche nelle case ai piani bassi". Da quanto appreso non risultano esserci danni a persone e cose. Subito dopo la scossa sui social network si è scatenato il tam tam di notizie e non è mancata neanche l'ironia su Twitter. "Avevano detto che il terremoto si stava spostando ad ovest - ironizza un navigatore della Rete -: notoriamente Rimini e Ravenna sono in Piemonte e Lombardia".

06.40 - Sisma a Ravenna. Molta paura, ma niente danni
Una nuova forte scossa ha risvegliato l'Emilia Romagna mercoledì mattina. Intorno alle 6.08 si è sentita distintamente la scossa di magnitudo 4.5 della scala Richter con epicentro nell'Adriatico al largo di Ravenna. Come le altre volte, ha avuto una durata di una decina di secondi. La scossa è stata registrata a una profondità di 25.6 chilomentri. Dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile non risultano al momento danni a persone o cose. Per tutta la notte sono stati avvertiti i movimenti della terra ma di minore intensità. Nella notte c'erano state quattro scosse di magnitudo sotto il terzo grado Richter. La scossa è stata particolarmente forte ed avvertita in tutta la Romagna e buona parte del Nord Italia. L'ultimo terremoto di magnitudo superiore al quinto grado della scala Richter risale a domenica scorsa.

06.00 - Ora rischio siccità. 26 le vittime
Ben 57 impianti idrici lesionati, per 67 milioni di danni: nelle zone dell'Emilia e del Mantovano colpite dal terremoto è rischio siccità e resta alta l'emergenza tra gli oltre 12.000 sfollati, ormai allo stremo. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime, il cui numero sale a 26. E' morta infatti nel pomeriggio di ieri all'ospedale di Baggiovara di Modena Liviana Latini, la 65enne che fu estratta in gravi condizioni dalle macerie del suo condominio crollato a causa del terremoto il 29 maggio a Cavezzo. La donna rimase per lunghe ore sotto i resti della palazzina dopo il cedimento e venne recuperata dai soccorritori. E la Cgil lancia l'allarme e denuncia: le aziende chiedono a chi vuole tornare a lavorare di firmare una liberatoria da ogni responsabilità.

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