Sul Titano il primo processo per stalking

Sul Titano il primo processo per stalking.
Quasi un anno di persecuzioni, dal novembre 2008 al settembre 2009. Il 29enne originario di Crotone, residente a Rivabella, non si rassegnava all’idea che con la sua ragazza, una sammarinese di 30 anni, fosse finita. Ed ha iniziato a braccarla: 24 gli episodi contestati, ma almeno un centinaio gli sms inviati, con tanto di insulti perché la ragazza rifiutava ogni incontro e non prendeva in considerazione nemmeno l’ipotesi di tornare insieme. E allora si presentava anche sul suo luogo di lavoro, la tempestava di telefonate, infine l’ha anche accusata di essere riuscita a fargli revocare il permesso di soggiorno, poiché i due avevano convissuto per qualche tempo a San Marino. La ragazza, esasperata, lo ha querelato in base alla legge del 2008 che punisce lo stalking come atti persecutori che turbino le normali condizioni di vita. I difensori dell’imputato, Flavio Moscatt e Lidia Gabellini, del foro di Rimini, ritengono comunque che il procedimento possa concludersi anche con un non luogo a procedere, “anche perché il mio cliente – sottolinea l’avvocato Moscatt – ha cessato ogni atto persecutorio dal settembre 2009”.

Francesca Biliotti

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