Trasfusione incompatibile, 36enne ha rischiato la vita. L’ISS ha avviato un’indagine interna

Due persone in attesa di trasfusione quasi contemporaneamente, nel reparto di Medicina. Due sacche che vengono scambiate per sbaglio da una infermiera. Ad una donna di 36 anni viene iniettato sangue - per fortuna solo una parte - incompatibile con il suo. “Ho iniziato quasi subito ad avvertire sintomi strani, dolori al petto – ci ha raccontato – stavo perdendo conoscenza. I miei familiari, allora, hanno cominciato a sospettare qualcosa e hanno chiamato i sanitari. Di lì a poco è stato scoperto l’errore”. La paziente è stata subito trasferita d’urgenza in terapia intensiva per accertare che non accusasse gravi problemi di coagulazione o circolazione, come spesso accade in questi casi. Fortunatamente così non è stato e dopo due giorni, sotto osservazione, è stata dimessa. Un errore umano che però poteva costarle la vita. “Ho avuto tanta paura”, ha commentato la 36enne, che ora non esclude di sporgere denuncia. L’ospedale, intanto, si difende e dati alla mano, assicura di adottare un protocollo di sicurezza rigidissimo in fatto di trasfusioni, almeno mille quelle effettuate ogni anno. Resta comunque la volontà di fare piena luce sulla vicenda e accertare ogni responsabilità. Nel video l’intervista a Paolo Pasini (Direttore generale ISS)

Silvia Pelliccioni

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