Trenino biancazzurro. E' un’idea realizzabile? Se ne è parlato ieri sera a Borgo

Il cuore dei sammarinesi batte per il trenino. Un ricordo che vive di nostalgie e del sogno di un ritorno. E’ da tempo che se ne parla e c'è chi pensa sia un’opportunità per occupazione, economia e territorio. Ma è un’idea realizzabile? E’ su questa domanda che università, sindacati, e industriali si sono confrontati nell’incontro organizzato da Sinistra Unita.
E se è vero che il trenino è un’idea affascinante e un ottimo servizio, per Giorgi dell’Anis e per il rettore dell’Università Petroni, non può però essere considerato motore di sviluppo, né la soluzione per rilanciare il paese. Di certo può aiutare, anche se in un contesto di crisi economica e finanziaria c’è chi guarda ad altre priorità, e a rendere la Repubblica una meta non più solo di passaggio. Un punto trova tutti d’accordo: serve un piano viabilità. Quella superstrada brutta ed intasata che collega Rimini al Monte non piace proprio a nessuno. L’ingegnere Ragini immagina anche una moderna metropolitana. San Marino è un’isola, bisogna accordarsi con chi ci sta attorno. Ma non si può separare il problema viabilità da un’idea di sviluppo. E Piermattei della Csdl guarda a quelle infrastrutture che sarebbero dovute nascere nel momento di massima espansione, al posto di centinaia di appartamenti sfitti. Il trenino biancazzurro è un progetto realizzabile, ma molto costoso. “Perché – si chiede Battazza della Cdls - non procedere per step? Un percorso alla volta, operativo fin da subito.

Monica Fabbri

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy