Trenta giorni di sospensione per i due agenti implicati nel caso Licenzopoli

Trenta giorni di sospensione per i due agenti implicati nel caso Licenzopoli.
La sentenza della disciplinare, presieduta dal giudice Roberto Battaglino, è arrivata una decina di giorni fa: due agenti della Polizia Civile rischiano di essere sospesi dal servizio per un mese, a meno che non decidano di fare ricorso, e poi lo vincano. Hanno tempo fino alla prima settimana di maggio, non oltre. Uno dei due avvocati difensori, Simone Menghini, dice di starne valutando l’opportunità. “Vorrei che però fosse ben chiaro – ha poi aggiunto – che escludo nel modo più assoluto che l’oggetto della contestazione fosse quello di consegnare licenze a chi non ne aveva alcun diritto. Ne sono state controllate a migliaia: in alcune di queste sono state ritrovate irregolarità, non più gravi di un timbro mancante qua e là, davvero nulla di più”.
Se i due non presenteranno ricorso, sarà il comandante della polizia Albina Vicini a decidere in che periodo sospendere i due dal servizio. Dal procedimento penale sul caso Licenzopoli erano stati assolti. Secondo l’avvocato, “in casi normali avrebbero avuto un’ammonizione”, ma nel caso in questione c’era stato parecchio clamore nell’opinione pubblica. Corretto, sempre secondo Menghini, anche il comportamento del comandante della polizia civile, che quando è stata ascoltata dal commissario della legge ha riportato correttamente gli eventi.

Francesca Biliotti

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