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Troppo bello per essere vero, la truffa web che va di moda

di Davide Gresta Zucchi
11 nov 2021

Sono sempre più frequenti i siti fake che pretendono di vendere articoli di abbigliamento firmati ad un un prezzo estremamente basso rispetto al valore di listino. Oltre a comparire nei motori di ricerca, spesso sono sponsorizzati su Facebook tramite post truffaldini. Vengono condivisi dagli utenti in preda all'emozione e a loro insaputa veicolano delle trappole.

Questa truffa popolare è emersa con l'aumento dell'uso dei social media, in quanto può essere economico e facile pubblicare annunci che a un occhio inesperto sembrano essere legittimi, ma una volta inviato il denaro l'azienda scompare misteriosamente o non ha alcun ricordo del tuo ordine oppure potrebbe inviare un prodotto diverso, come è successo a un ragazzo italiano di Sant'Angelo in Vado della provincia di Pesaro e Urbino.




L., che preferisce mantenere l'anonimato, racconta: “Avevo acquistato un presunto giacchetto di Dolce & Gabbana e un portachiavi di Hermès per un totale di soli 60 euro con tanto di spedizione gratuita. Il pacco a casa mi è arrivato, ma conteneva solo una catenina che non centrava nulla con l'ordine e non era neppure firmata. A nulla è servito ricontattarli, perché erano completamente irreperibili”.

Anche M., da Fermignano, ci racconta la sua esperienza. Aveva provato ad acquistare un paraspalle per hockey della Reebok: "L'ho trovato tramite google in un sito che vendeva articoli sportivi. Lo ordino e i tempi di spedizione erano lunghi. Quando arriva, ricevo un pacchetto piccolo con sopra delle scritte cinesi. Dentro c'era una scatolina con scritto 'Bulgari' e conteneva una versione tarocca di un gioiello di quella marca".

Come riconoscere i siti fake di abbigliamento?

1) Non c'è la partita iva. I siti italiani che vendono in Italia devono per legge dichiarare il numero della P.I. Nel caso la dovessero dichiarare falsa, è facile verificarne l'autenticità. È sufficiente collegarsi sul sito dell'agenzia delle entrate e controllare che il numero dichiarato corrisponda alla ragione sociale che in questo caso è il nome del negozio online.

2) Si può sempre mettere nel carrello articoli di qualsiasi quantità e di tutte le taglie. Anche quelle che il brand non ha mai realizzato.

3) Spesso il prezzo di listino dichiarato non è quello reale, bensì è sempre nettamente più basso.

4) Il prezzo mostrato in sconto è incredibilmente basso. Così tanto che il produttore ci rimetterebbe. Un giacchetto in pelle scamosciata di Prada, per esempio, non potrà mai costare solo 50 euro in nessun sito che abbia intenzioni serie.

5) Il numero del capo di abbigliamento che ne identifica il modello è sempre fittizio e non coincide con quello reale che invece si può trovare nei siti ufficiali delle varie maison di moda.




6) Si richiede sempre e solo il pagamento anticipato e mai quello in contrassegno. Quest'ultima modalità consentirebbe di verificare il contenuto del pacco davanti al postino.

7) Non sono mai consentiti i resi. La legge consente, almeno entro i primi 14 giorni, di esercitare il diritto di restituzione.

8) Spesso si trovano errori grammaticali che sono indice di una traduzione malfatta di malintenzionati che operano dall'estero.

9) Sono effimeri. Di conseguenza non è possibile trovare online delle recensioni di gente che ha acquistato lì. Forse si potrebbero trovare solo quelle di persone che raccontano la loro disavventura in quel sito, ma anche in questo caso è difficile: spesso le persone provano vergogna ad ammettere di essere state truffate e di conseguenza non si espongono.

10) Non hanno delle pagine social annesse al sito, quali Instagram o Facebook. Non hanno il telefono e spesso hanno solo una e-mail che non riporta il nome del sito e dalla quale non è realmente possibile ricevere assistenza.

Le vittime di truffe online possono segnalare l'accaduto alla polizia postale. È buona cosa fare la segnalazione anche solo se si viene in contatto con realtà di quel genere e non si è concluso nessun acquisto. Ciò contribuisce al miglioramento del web e aiuta a preservare gli utenti della rete da possibili inciampi.





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