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Truffa su internet di monete antiche: sviluppi

4 giu 2004
Truffa su internet di monete antiche: sviluppi
E’ stata denominata “operazione Cipro” e in 2 anni di indagini ha portato in carcere 4 persone, 60 denunciate all’autorità giudiziaria, 20 mila monete antiche sequestrate. Tutto è partito dalla Nomisma di San Marino, la società con sede sul Titano, specializzata nel settore numismatico, che secondo gli inquirenti, dava copertura alla vendita di monete scavate ed esportate clandestinamente da Cipro. La società – spiegano gli investigatori – aveva sede a San Marino ma operava da Rimini e attraverso il sito e-bay, leader nelle aste on line, vendeva i rari pezzi a ignari collezionisti. Fondamentale per il risultato dell’indagine – spiega il Generale Mario Zonin, comandate del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – la collaborazione della società e-bay, che ha fornito tutte le informazioni presenti nei data base relative ad acquisti e transazioni. La Repubblica di Cipro aveva chiesto il blocco immediato delle monete illegalmente commercializzate e nel luglio scorso i carabinieri ne avevano recuperate settemila, fra le quali 156 di notevolissimo interesse storico ed artistico, del quarto secolo avanti cristo. Fra gli arrestati anche un uomo residente a Siracusa, che secondo gli investigatori si sarebbe occupato di falsi rialzi durante l’asta ma anche del reperimento e la stima delle monete che provenivano da scavi clandestini in vari paesi, come Turchia, Siria, Egitto e l’Italia, in particolare dalla Sicilia. Secondo i carabinieri il volume d’affari messo in piedi dall’organizzazione è ingente, nell’ordine di milioni di euro, e vastissima è la rete di clienti a livello mondiale. La direttrice del Museo Numismatico di Palazzo Massimo alle Terme, Silvana Balbi de Caro, sottolinea l’importanza delle monete recuperate, in particolare 260 di origine bizantina. Fra queste – rileva – anche tre falsi d’epoca, a dimostrazione che i falsari sono sempre esistiti. L’operazione intanto resta ancora aperta, gli inquirenti sono in attesa di ricevere risposta ad alcune rogatorie internazionali richieste, per individuare i canali di provenienza delle monete. Possibili nuovi sviluppi.

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