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Truffe e triangolazioni: 5 casi legati al Titano

1 ago 2005
Truffe e triangolazioni: 5 casi legati al Titano
Cinque casi di truffa finora, che hanno visto coinvolto il nome della Repubblica di San Marino. A marzo il caso battezzato “Carosello”, analogo a quello della maxitruffa Long Drink, che ha visto coinvolti, tra i 44 denunciati, anche due fratelli sammarinesi: al centro delle triangolazioni illecite, c’erano società di copertura intestate spesso a disoccupati.
A maggio il caso “Fashion”, nel mondo della moda emiliano romagnola e che ha portato all’esecuzione di 6 ordinanze di custodia cautelare. Arrestati personaggi di spicco tra Forlì e Bologna, col coinvolgimento di un sammarinese noto nel mondo della politica e dello sport. A giugno scoppia il caso Gold Fish, la maxi truffa ai danni dell’Unione Europea scoperta dalle fiamme gialle di Cagliari: 128 persone coinvolte, e secondo l’accusa alcuni imprenditori avrebbero intascato oltre 32 milioni di euro di contribuzioni dall’Unione Europea.
A luglio il nome di San Marino viene nuovamente associato a casi di truffa con l’operazione della Guardia di Finanza di Ferrara: un volume d’affari di almeno 85 milioni di euro, con le manette scattate per due imprenditori ferraresi. Tra le società estere utilizzate per la frode ve ne sono anche di sammarinesi, così come auto di lusso erano state intestate ad un’azienda del Titano che le aveva date in leasing.
Ed ora il caso di Lamezia Terme, con due o forse più società sammarinesi coinvolte nella truffa da 43 milioni di euro. E pare che in Repubblica abbia sede proprio la capogruppo delle aziende fittizie.

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