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Trump su due fronti: con Corea del Nord e Venezuela

12 ago 2017
Donald Trump
Donald Trump
I venti di guerra tra Stati Uniti e Corea del Nord soffiano sempre più forti. Un incubo per l'intera comunità internazionale e per i mercati, che ora temono di potersi davvero trovare sull'orlo di un conflitto atomico.
E gli ultimi scambi verbali tra Pyongyang e Washington non lasciano spazio all'ottimismo. "Vi spazzeremo via, vi cancelleremo, ridurremo gli Stati Uniti in cenere", e' l'ultima tremenda provocazione lanciata dal regime di Kim Jong-un. "L'America e' pronta a colpire", replica il presidente americano.
Il presidente cinese Xi Jinping, in una telefonata avuta con Trump, ha detto che tutte le parti coinvolte dovrebbero "evitare retorica o azione tali da peggiorare le tensioni".
Le forze di autodifesa nipponiche hanno completato lo schieramento e l'operatività dei missili intercettori in vista dell'attacco balistico ventilato dalla Corea del Nord al territorio americano di Guam.

E il presidente americano Trump apre a un fronte di scontro anche nel continente americano con il Venezuela. "Il presidente Trump sarà lieto di parlare con il leader del Venezuela quando la democrazia sarà ripristinata nel Paese"- ha affermato in un comunicato la Casa Bianca in risposta alla richiesta del leader venezuelano di avere un colloquio telefonico con il presidente Usa.
Anche il presidente peruviano, Pedro Pablo Kuczynski, ha respinto l'invito fattogli da Maduro di incontrarlo in un vertice regionale perché, ha spiegato, "è un dittatore, che ha dato un colpo di Stato, con una elezione manipolata per eliminare il suo Parlamento".

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