Ubriachi al volante: il punto sull'incidenza del fenomeno in Repubblica

I giovani bevono alcolici perché dà piacere ed elimina le inibizioni, gli adulti spesso alzano il gomito per allentare la tensione, trovare sollievo dallo stress, sfuggire dai problemi quotidiani, o semplicemente per fragilità. Tuttavia, qualunque sia il motivo, mettersi al volante ubriachi rappresenta sempre un pericolo, per se stessi e per gli altri. Una decina di giorni fa un 32enne sammarinese è stato fermato dalla Polizia Civile alla guida di un'auto, con tasso alcolemico superiore di oltre cinque volte il limite consentito, ed è risultato positivo anche all'uso di droghe. Piuttosto 'alticci' anche i quattro passeggeri a bordo, tutti senza i requisiti psicofisici minimi richiesti per legge. Un episodio classificabile come bravata di gruppo, oppure campanello d'allarme di una propensione che riguarda sempre più adolescenti e giovani adulti? Dall'inizio dell'anno ad oggi, la Polizia Civile ha controllato 5.717 conducenti di veicoli. Di questi, 47 sono risultati in stato di alterazione psicofisica: nello specifico 43 per alcol, 4 per stupefacenti. 16 poi i casi di abuso di alcol o droga all'origine di incidenti stradali. Piccoli numeri, tutto sommato, ma da non sottovalutare. Circa il 20% delle persone con patologie alcol correlate giungono all'Iss proprio su segnalazione dell'ufficio patenti, conseguentemente al ritiro delle licenze di guida.
In ottica prevenzione, soprattutto nei fine settimana, costante è l'attenzione della Gendarmeria sulla somministrazione di bevande alcoliche ai minori nei locali pubblici, con servizi di controllo mirati da parte di pattuglie, brigate e Nucleo Antidroga. Il codice penale sammarinese comunque punisce in generale la manifesta ubriachezza e anche chi - somministrando alcol a ripetizione - acuisce questo status.
Nel video l'intervista a William Giardi, Resp. UOS Dipendenze Patologiche.

Silvia Pelliccioni