Ucraina: la corrispondenza settimanale di Viktoria Polishchuk

Domani, 24 aprile, su iniziativa di Papa Francesco, in tutte le chiese cattoliche europee verranno raccolti aiuti umanitari per l'Ucraina. Non è la prima volta, da quando il Papa ha invitato alla solidarietà verso gli ucraini e alla fine della guerra nel Paese. I leader del G7 hanno deciso di supportare l'Ucraina e di aiutarla per il problema dell'incidente di Chernobyl. Come è noto il 26 aprile del 1986, all'epoca dell'Unione Sovietica, esplose una unità della centrale nucleare a 100 km da Kiev. Il Ministero per l'Ambiente, le Costruzioni e la Sicurezza Nucleare della Germania, Barbara Hendricks, ha detto che il suo Paese offrirà all'Ucraina ulteriori 19 milioni di euro per la costruzione di un nuovo sarcofago. La Germania ha già investito nel progetto 120 milioni. Ci sono ancora 200 tonnellate di uranio e scorie radioattive da smaltire. Lo scudo intorno al reattore distrutto, costruito nel 1986, è in pessime condizioni. Ma anche se fosse nuovo non potrebbe isolare completamente l'unità distrutta: si stima vi sia un'area di mille metri quadrati all'interno della quale sono ricadute le polveri radioattive. La gente residente entro i 30 km dalla centrale era stata evacuata. Ma oggi gruppi di turisti giungono da tutto il Mondo per vedere la città abbandonata e la spoglia zona circostante.
Per rendere sicura la zona, smantellare il vecchio sarcofago e sbarazzarsi del combustibile nucleare, è iniziata la costruzione dello “Scudo 2”. Spesso chiamato “l'arcata”. Circa 3000 lavoratori stanno costruendo il nuovo sarcofago a Chernobyl. La costruzione è iniziata nell'aprile del 2012. I muratori lavorano a turno per non esporsi a dosi eccessive di radiazioni. Nel marzo del 2004 la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo annunciò un'offerta per l'ideazione e la costruzione di un nuovo sarcofago per Chernobyl. Vincitrice del bando fu la compagnia Novarka, una joint venture della società francese “Vinci Construction Grands Projects” e “Bouygues”. Il progetto sarà terminato entro il novembre del 2017 e dovrebbe impedire ogni pericolo per almeno un secolo. Dall'Ucraina Viktoria Polishchuk

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