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Ucraina: la Papa Giovanni a Leopoli per coordinare aiuti. Assessore Gianfreda "mettere insieme i bisogni"

L'assessore riminese insieme ai profughi nella città ucraina, dove in mattinata hanno risuonato le sirene di allarme anti bombardamento. La popolazione è stata invitata a raggiungere un rifugio.

4 mar 2022

"Un'altra giornata utile per la nostra missione. Abbiamo individuato necessità ed esigenze delle migliaia di profughi che arrivano in flusso continuo qui a Leopoli da tutta l'Ucraina: il nostro obiettivo è quello di mettere insieme i bisogni dei profughi e le forme di assistenza messe a disposizione da Rimini e dal resto d'Italia, nella speranza che la guerra finisca immediatamente". E' quanto racconta, sulla sua pagina Facebook l'assessore riminese alle Politiche per la Salute, Kristian Gianfreda, giunto nelle scorse ore in Ucraina, insieme ai volontari dell'Operazione Colomba della Papa Giovanni. "Sono a Leopoli - spiega nel video - sono in un centro di accoglienza per i profughi che vengono dalle altre parti dell'Ucraina, qui ci sono circa un centinaio di persone, poi vengono smistate quindi c'è un continuo giro di persone che arrivano da un po' tutta la parte orientale del Paese".



Le organizzazioni internazionali ancora non sono presenti, racconta, per cui c'è molta difficoltà ad organizzare gli aiuti.  A tale riguardo, prosegue Gianfreda, "da Rimini ci sono tante disponibilità, persone che sono disposte ad arrivare fin qua, fino alla frontiera per prendere le persone e portarle via e altrettanto ci sono persone che da dentro l'Ucraina chiedono aiuto per uscire. Purtroppo le zone più vicine a Kiev sono inaccessibili, sono molto pericolose e ogni giorno bisogna verificare fin dove arriva il conflitto. Qui ogni tanto arriva qualche allarme aereo e quindi dobbiamo andare dentro i rifugi però niente di più e questo è diventato il luogo in cui si raccolgono sia i profughi ma anche i feriti".
"Sono stato in un ospedale dove ho preso contatti - ha aggiunto l'assessore romagnolo - ho cercato di capire quali siano i bisogni per riuscire a organizzare meglio tutte le disponibilità che da Rimini e dal resto d'Italia stanno arrivando". Il gruppo di volontari rientra in giornata. 





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