CORONAVIRUS

UNAS e USC: quanto prima misure a sostegno delle imprese

Le due associazioni fanno il punto sulla situazione attuale vista l'emergenza COVID-19

Restare a casa per la tutela di tutta la cittadinanza resta il punto cardine da rispettare per le due associazioni di categoria che fanno emergere però la necessità di soluzioni per chi si trova senza reddito. UNAS conferma nuovamente tutte le linee guida espresse per affrontare il coronavius, desidera però richiamare l’attenzione sulla particolare difficoltà di chi, titolare d’impresa, si trova con l’obbligo di chiusura senza alcun sostegno ma con le scadenze da rispettare. Artigiani, commercianti e lavoratori autonomi in genere, spiega UNAS, non hanno supporti durante l’inattività e anzi loro non è congelato l’obbligo della contribuzione e possibilità di rinvio dei pagamenti, specialmente per chi dimostrando di non avere risorse, rischia anche l’inasprimento del dovuto per via delle sanzioni. Venerdì mattina è previsto un nuovo collegamento telematico del consiglio direttivo di UNAS per analizzare tutte le informazioni e richieste di supporti da parte delle imprese associate.

Dalla presidente della Unione Sammarinese Commercianti Marina Urbinati arrivano precisazioni sul pagamento dei contributi: “Come USC – spiega – noi consigliamo a chi può di pagarli visto che riguardano l'Istituito di Sicurezza Sociale e contribuiscono ad affrontare l'emergenza coronavirus”. “Detto questo – aggiunge – non sappiamo ancora cosa potrà fare il Governo per sostenere la categoria. Le nostre richieste le abbiamo presentate ora stiamo aspettando l'uscite del decreto a riguardo”.

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