Uova contaminate con fipronil: due casi in Italia, a San Marino "nessun problema"

Un centro di imballaggio di uova nelle Marche e un laboratorio artigianale di pasta all'uovo nel Lazio. Sono i due luoghi dove le analisi per trovare tracce di fipronil hanno dato esito positivo. In totale sono stati 114 i campioni esaminati dagli istituti zooprofilattici che hanno riguardato anche prodotti derivati e alimenti che contengono uova. Sotto la lente d'ingrandimento di Ministero, autorità sanitarie regionali e carabinieri, tra gli altri, anche articoli in negozi e supermercati e merci provenienti dall'estero.

A San Marino non si registrano problemi, fanno sapere dalla UOC di Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare dell'ISS. Nessun allarme, quindi. E nel caso ci fosse la possibilità di contaminazione, spiegano, si interverrebbe subito. Questa mattina il Titano ha partecipato in videoconferenza a una riunione di verifica e coordinamento con Ministero italiano, autorità sanitarie e Nas.

Nel frattempo, il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, esorta a fare i nomi delle aziende coinvolte, a pubblicare l'elenco dei prodotti interessati e a far conoscere la destinazione di tutti gli articoli alimentari importati. In questo modo, prosegue Moncalvo, si renderebbero “finalmente pubblici” i flussi commerciali delle materie prime straniere.

Giuseppe Ruocco, del Ministero, ha rassicurato spiegando che pur superando il limite, la presenza di fipronil trovato è sotto la soglia di tossicità acuta e ha escluso conseguenze per la salute umana.

Mauro Torresi

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