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Ustica: Bonaccini, sgombrare campo da tentativi depistaggio

27 giu 2022
@rai.it
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"Chiediamo la verità sugli autori e sulle responsabilità. Sgombrando definitivamente il campo dagli ostacoli e dai tentativi di depistaggio che hanno finora impedito di fare piena luce su uno degli episodi più gravi e oscuri della storia repubblicana, un vero e proprio atto di guerra nei cieli italiani in cui hanno perso la vita 81 persone". Così il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del 42/o anniversario della strage di Ustica. "Nella storia del Paese la memoria delle sofferenze è stata tenuta viva anche grazie all'impegno civile dei familiari - ha detto il presidente Sergio Mattarella - e così è per Ustica. La loro sofferenza è divenuta patrimonio comune mentre è responsabilità della Repubblica custodire la memoria delle tragedie che hanno caratterizzato il percorso della storia italiana per scongiurare che possano ripetersi.

«Solo una cosa, ancora una volta, per l’ennesima volta, mi sento di dire – commenta Emma Petitti –: chiedere che venga finalmente fatta giustizia e si smetta di inquinare prove ormai accertate, di mettere in discussione un processo che è arrivato a conclusioni definitive, e che si individui subito e senza ombra di dubbio la nazionalità degli aerei che volavano quella sera attorno al DC9. Per onorare le 81 vittime (tra cui le tre riminesi Giuliana Superchi, Pier Paolo Ugolini, Marco Volanti), che si sono inabissate quel maledetto 27 giugno nel mare di Ustica. Per rimarginare una ferita che ancora sanguina per la nostra regione, e per l’intero Paese». «Ricordare, raccontare, portare testimonianza – conclude Petitti –. Sono gli elementi essenziali per far sì che un atto di guerra in tempo di pace non resti impunito e ogni suo tassello, anche il più terribile, venga reso noto. È una questione di dignità, di coerenza. È una questione di giustizia.





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