Vaccini: quello di Pizzolante è uno "scenario non realistico". Così San Marino sul turismo scolastico

Lo scontro tra Emilia Romagna, che difende l’obbligo vaccinale del governo e litiga con il Veneto che ha deciso di farlo slittare di due anni, coinvolge anche San Marino.
E' una nota di Sergio Pizzolante, vicepresidente dei deputati di Alternativa Popolare che apre il fronte con il Titano.
Pizzolante invita il ministro alla Salute Lorenzin ad un confronto "più stringente anche con San Marino, che, con quello riminese è il territorio con la percentuale più bassa di vaccini - ed invita il ministro - ad intervenire per fermare il turismo scolastico verso le scuole di San Marino di bambini romagnoli per evitare le vaccinazioni. Prima di entrare in una vera e propria emergenza sanitaria”.
Uno scenario non 'realistico' avvisa la Segreteria all'Istruzione che ricorda come l’iscrizione alle scuole sammarinesi di non residenti sia regolamentata dalla Delibera del Congresso di Stato n. 48 del 30 giugno 1997. "Nessuna situazione emergenziale" spiega il Segretario alla Istruzione Podeschi che ribadisce la totale cooperazione con l'Italia nell'ambito scolastico nel rispetto delle leggi.
Quali sono i requisiti per studiare a San Marino?
La delibera permette alle Direzioni Scolastiche di accogliere domande di iscrizione di alunni non residenti ma con cittadinanza sammarinese, di studenti con permesso di soggiorno e di allievi che risiedono in zone immediatamente limitrofe ai confini della Repubblica di San Marino.
Altre domande possono essere accolte, con l'autorizzazione del Congresso di Stato e riguardano particolari e limitate situazioni.
Per quest'anno la Segreteria ha rigettato domande che presentavano situazioni e motivazioni non contemplate nella delibera.
Nella Scuola Secondaria Superiore, anche per ragioni di reciprocità con l’Italia "sono sempre stati iscritti studenti non residenti che vivono in zone anche non limitrofe ai confini della Repubblica e la percentuale di domande pervenute è stata in linea con gli anni precedenti" conclude la Segreteria. 
"Non c'è nessun accesso in violazione delle regole - spiega il responsabile Francesco Giacomini direttore di asili nido e scuole dell'infanzia - quest'anno abbiamo rigettato una decina di domande non conformi. Per l'infanzia abbiamo 1260 posti circa, 1.017 quelli occupati, mentre per le elementari abbiamo 1700 iscritti". 

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