Vaccini: Rimini, lettera aperta di un genitore, mio figlio a scuola rischia la vita

Vaccini: Rimini, lettera aperta di un genitore, mio figlio a scuola rischia la vita.
"Vi prego di inserire mio figlio in una classe in cui tutti gli altri bimbi siano regolarmente vaccinati.
Non puo' avvicinarsi a chi non e' stato vaccinato. Se si ammala rischia la vita". E' questo il messaggio disperato che un genitore ha inviato in questi giorni al Comune di Rimini, a pochi giorni dal ritorno a scuola. Una richiesta che l'assessore ai Servizi educativi del Comune, Mattia Morolli, ha deciso di rendere pubblica con una lettera aperta, nella speranza di sensibilizzare ancora di piu' le famiglie sul tema delle vaccinazioni.

"Nel 2018 mai avrei pensato di ricevere una richiesta cosi' disperata da parte di un genitore di un bimbo iscritto nelle nostre scuole per l'infanzia- scrive Morolli- una richiesta arrivata nei nostri uffici di via Ducale, che prendo come simbolo di un malessere crescente, e fortunatamente sempre meno silente, di quel 95% di famiglie riminesi che hanno regolarmente vaccinato i loro figli". Anche a Rimini, come in tutta Italia, sono infatti presenti "casi difficili e delicati come quelli dei bimbi immunodepressi, che non possono vaccinarsi- sottolinea l'assessore- alcuni di loro rischiano la vita se non si raggiunge l'immunita' di gregge, data dalla maggioranza sana che si vaccina, proteggendo cosi' anche i piu' deboli". Secondo Morolli, "parlando anche solo con una di queste famiglie si capisce quanto la questione dei vaccini e in generale il tema della salute sia troppo importante per persone come loro, che hanno vissuto sulla pelle dei propri figli il dramma di una grave malattia, per ridurla a propaganda, a tornaconto elettorale, a scontro ideologico". Come istituzioni e come comunita', dunque, "abbiamo davanti a noi la vita concreta delle persone da salvaguardare- afferma Morolli- e questo diritto viene prima di ogni altro"

A maggior ragione, spiega l'assessore, "come Comune di Rimini continueremo a essere inflessibili nella verifica del rispetto delle vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin". E nel caso "fossimo obbligati ad accettare le autocertificazioni, come sembra prevedere il nuovo decreto voluto dal Governo- aggiunge Morolli- saremo inflessibili nel controllo e nelle sanzioni.

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