Vatileaks2, scrittori indagati, i vaticanisti: "Un modo di intimidire chi fa il proprio lavoro"

Caso Vatileaks2, c'è ancora tanto da scoprire, ne sono convinti i vaticanisti che alla stampa estera hanno detto la loro sul nuovo scandalo che ha colpito la Chiesa.

Fittipaldi e Nuzzi indagati, per i loro libri “Avarizia” e “Via Crucis” realizzati con l'aiuto di documenti sulle finanze vaticane che dovevano rimanere riservati. “Un modo di intimidire chi fa il proprio lavoro” sostengono alcuni giornalisti esperti di Vaticano intervenuti alla stampa estera per un dibattito, che tra l'altro sperano che questa storia serva a sollevare qualche velo in più, magari sullo Ior.
Che si tratti di furto di documenti, dunque di reato, lo ha detto non una persona qualunque, ma il Papa stesso, all'Angelus. I due giornalisti scrittori potrebbero dunque essere chiamati a rispondere anche di ricettazione. All'esame degli inquirenti anche altre posizioni di persone che per ragioni di ufficio potrebbero aver cooperato all'acquisizione dei documenti riservati, non solo monsignor Balda e Francesca Chaoqui, il cui marito aveva lavorato, come informatico, alla realizzazione della rete intranet in Vaticano.
I due si stanno rimpallando le accuse, mentre i vaticanisti sostengono che il Papa stia comunque lavorando ad una riorganizzazione della curia, e per questo siano sorti conflitti.

Francesca Biliotti

Nel video l'intervista a Ignazio Ingrao, vaticanista

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