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Vedremo

26 ago 2017
Aggressione troupe Rtv: l'editoriale del Dg Carlo Romeo
Aggressione troupe Rtv: l'editoriale del Dg Carlo Romeo - Il Dg di San Marino Rtv commenta l'episodio al Meeting con l'aggressione alla Troupe dell'emittente...

Non è vero che il danaro non abbia un suo tanfo soprattutto quando viaggia molto senza che si sappia da dove viene e dove va. Il danaro può emanare odori poco gradevoli e chi maneggia quel tipo di moneta può restarne a volte toccato, tanto da dimenticare le prime regole dell'educazione.
Non so se questo sia valido anche nel brutto episodio avvenuto ieri al Meeting dove un noto personaggio della finanza internazionale ha aggredito in un luogo pubblico e in un convegno da lui organizzato una troupe televisiva rea solo di avere chiesto una dichiarazione sul convegno medesimo, passando come avrebbero detto le forze dell'ordine - se fossero intervenute - direttamente alle vie di fatto.
Non so se questo sia il caso perché non ho il piacere, che peraltro non tengo a questo punto ad avere, di conoscere il tizio in questione. So invece benissimo che arroganza e mani addosso non pagano mai. Ci vuole spesso molto tempo e molta pazienza ma alla fine questa è una regola ferrea.
Ricordo benissimo personalmente, per esempio, negli Anni 80 - gli anni da bere, e infatti molti di quei campioni di arroganza finirono bevuti, secondo il gergo della mala milanese - l'aria tronfia e potente di Gianni de Michelis con cui entrava all'Hotel Ritz di via del Corso, seguito dal suo consueto troiaio fatto di ballerine, portaborse e varia umanità da inferno dantesco. Solo un esempio fra i tanti ma le monetine e gli inseguimenti per le calle veneziane che seguirono, durante Tangentopoli (momenti non onorevoli peraltro per nessuno) li ricordo altrettanto bene. L'arroganza in politica (o dove si ha o si pensa di avere il potere ) non paga mai e non ha mai pagato. Prima o poi il conto arriva.
Vero è anche purtroppo che si tende ancora troppo spesso e ovunque a considerare chi fa il giornalista o un servo facilmente acquistabile o un nemico. Servi o nemici. Su questo molto ha scritto un giornalista scomodo come Indro Montanelli, per il quale molti hanno partecipato al suo funerale, con la dovuta aria triste di ordinanza, solo per accertarsi che fosse morto veramente e la piantasse così rompere le balle con i suoi articoli troppo spesso scomodi.
Certo ci sono anche penne in vendita, di solito i più moralisti - il film di Sordi insegna - ma ci sono anche giornalisti che fanno bene il loro lavoro per quanto scomodo possa sembrare anche perché a volte è dovere di un buon giornalista non quello di contentare tutti ma esattamente l'opposto.
Vedremo infine come va a finire la vicenda accaduta ieri al Meeting. Conta molto la solidarietà arrivata ai due colleghi e alla Rtv in queste ore perché segna un precedente concreto su certi atteggiamenti di minaccia e di condizionamento della stampa intollerabili sempre, sia quando sono manifesti come in questo caso sia quando non lo sono.
Vedremo se qualcuno del Meeting avrà il buon gusto di scusarsi per non aver saputo tutelare due giornalisti regolarmente accreditati.
Vedremo se il protagonista di una squallida scena di parabullismo alle cime di rapa saprà recuperare quanto accaduto con un mai troppo auspicabile stile.
Per noi di Rtv anche questa volta e comunque la cosa non finisce qui. È nei fatti il rispetto per chi ha il dovere di informare, anche o forse sopratutto quando non ci piace quello che leggiamo perchè forse ci fa pensare. Il buon giornalismo serve a questo. Vedremo e ne vedremo.

Carlo Romeo


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