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Vendemmia anticipata causa siccità. Sui colli uve di ottima qualità, ma spaventa la scarsa produzione

di Beatrice Greco
24 ago 2021
Sentiamo Michele Margotti
Sentiamo Michele Margotti

"La vendemmia potrebbe essere già terminata intorno al 20 settembre - fa sapere Michele Margotti, enologo della Cantina San Marino - con un anticipo di circa 15 giorni". Una vendemmia non facile, quella di quest'anno, a causa del caldo e della siccità che stanno colpendo il Titano da diversi mesi. Rispetto agli anni passati, la raccolta delle uve da moscato e spumante è abbastanza in linea, ma subito dopo inizierà quella delle uve da Merlot, seguita immediatamente da quelle tardive, per la produzione dei vini autoctoni come Biancale, Ribolla e San Giovese.



"Raccogliamo in maniera soddisfacente soprattutto per qualità del prodotto. Ma il problema è la quantità: sulle uve da spumante, ad esempio, abbiamo il 40% in meno rispetto all'anno scorso", spiega Margotti. La mancanza di piogge porta nei vigneti grappoli di dimensioni minori e a giovarne è proprio la qualità del prodotto. Sarà un'annata di vini eccellenti, ma la produzione totale sarà scarsa. Tra i viticoltori è lo tanto scontento. "Pensiamo che si replicherà la vendemmia del 2017, l'annata più scarsa degli ultimi 50 anni. Allora avevamo raccolto meno di 6 mila quintali d'uva, mentre di solito abbiamo una media di 10 mila circa. Quest'anno saremo vicini a quel trend". 





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