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Vendita d'armi a San Marino: la regolamentazione in materia

11 dic 2007
Vendita d'armi a San Marino: la regolamentazione in materia
Tutto passa attraverso la Gendarmeria. Per acquistare un’arma a San Marino, indipendentemente dalla cittadinanza che si possiede, serve il nulla osta di questo corpo militare. Gli italiani devono possedere il porto d’armi. Per i sammarinesi basta un documento d’identità. Entrambi devono attendere l’ok della gendarmeria che, stando a quanto afferma chi le armi le vende, arriva dopo 24 ore per gli italiani e dopo circa un mese per i sammarinesi. La Gendarmeria, infatti, compie una serie di verifiche e coinvolge anche il servizio d’igiene mentale per avere maggiori garanzie sull’equilibrio di chi intende acquistare un'arma. E, come sempre, l’iter burocratico allunga i tempi. Anche per la vendita di munizioni tutto quanto è rintracciabile. Gli armieri registrano l’identità e il numero di porto d’armi di chi le acquista condizione obbligatoria per acquistarle. Le armi ad aria compressa dopo le ultime, recenti, modifiche di legge di possono vendere solo a sammarinesi o italiani. Se la nazionalità è un'altra occorre, anche in questo caso, il nulla osta della gendarmeria. Anche l’elettroscarica che in Italia è venduta liberamente, sul Titano richiede l’ok dei gendarmi. Le armi lunghe, come fucile da caccia o carabina, possono essere acquistate subito, senza ulteriori permessi, solo se si possiede la licenza di caccia, mentre le armi corte, come la pistola, richiedono sempre il nulla osta. Insomma le regole, a San Marino, sono molto più rigide di quelle applicate in Itali dove, a differenza del Titano, se si acquista un’arma ad aria compressa non c’e’ obbligo di denuncia. Noi, commenta William Chiaruzzi da sempre commerciante nel settore, facciamo le cose in regola e vendiamo le arme alle persone titolate. Se poi queste, dopo averle acquistate, ne fanno un uso illegale la responsabilità, non è certo dell’armiere.

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