Venezuela: diritti umani violati nelle carceri, la denuncia dei vescovi

“Si fermi la caccia alle streghe”. E' l'appello dei vescovi venezuelani riportato in un comunicato della Conferenza episcopale locale. Un documento in cui si denunciano gli “oltraggi” - così sono chiamati – soprattutto verso prigionieri politici e criminali comuni. Nella nota, si parla di “trattamento crudele e disumano” nelle carceri, di “mancanza di igiene” e di “mancato rispetto del giusto processo”. I vescovi chiedono la fine delle “persecuzioni e delle torture fisiche e psicologiche”.

Il presidente Usa, Donald Trump, non ha escluso l'opzione militare in Venezuela. Questo poche ore dopo l'apice della crisi con la Corea del Nord. Venti di guerra, da una parte all'altra del mondo. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro è al centro delle osservazioni internazionali. Il responsabile del Comitato contro la tortura dell'Onu, Jens Modvig, ha parlato di “deterioramento dei diritti”.

La parola “dittatura” è stata utilizzata dal presidente peruviano, Pedro Kuczynski. Parlerò con Maduro solo quando sarà ristabilita la democrazia: questa, in sintesi, la risposta di Donald Trump dopo che il leader venezuelano aveva espresso la volontà di intrattenere con lui un colloquio.

Paesi come Colombia, Cile, Argentina e Panama – ha fatto sapere il vicepresidente americano, Mike Pence, hanno preso posizione contro il “regime”. Mentre la tensione aumenta, il ministro venezuelano della Difesa, Vladimir Lopez, ha annunciato la cattura di quelli che sono ritenuti gli autori di un attacco, compiuto domenica scorsa, contro una caserma militare nel centro nord del Paese.

Mauro Torresi

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