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Verso la legge sull'aborto, "Uno di Noi": “Inadeguato il Pdl presentato. Pronti a dare il nostro contributo”

Al via le attività culturali e istituzionali dell'associazione

9 mag 2022

Dopo gli incontri con gruppi consiliari e Unione Donne Sammarinesi per evidenziare la propria posizione sul progetto di legge di recepimento del quesito referendario sull'Interruzione Volontaria di Gravidanza, l'Associazione Uno di Noi da una parte rileva l'inadeguatezza del testo presentato dalla politica, dall'altra chiede di essere interpellata nel corso delle attività istituzionali preparatorie all'esame della legge in Commissione consiliare, per dare il proprio contributo fattivo. Pronta una serie di emendamenti.

“Nessuna volontà di sovvertire l'esito referendario - afferma la Presidente Chiara Benedettini – ma di approfondire i “numerosi aspetti non affrontati”: dalla necessità di prevedere un termine massimo oltre il quale l’Ivg non può essere praticata, se non per imminente pericolo di vita della donna, alla regolamentazione dell’aborto delle minorenni e delle interdette; dal diritto all’obiezione di coscienza del personale ISS, al divieto di commercializzazione di gameti, embrioni ed altri tessuti, per impedire che soggetti ed interessi privati lucrino su questa pratica; fino al divieto di aborto selettivo basato sul sesso del nascituro e il rifiuto dell’aborto come metodo contraccettivo. Per la donna inoltre non solo la consapevolezza dei rischi che l'atto comporta ma la conoscenza delle alternative per consentire la nascita del bambino, inclusa – spiegano – “quella altrettanto irreversibile ma aperta alla vita, del parto in anonimato”. C'è poi il diritto del padre del nascituro ad essere messo al corrente della scelta di ricorrere all'Ivg, seppur con le cautele ed eccezioni opportune. Ultima ma non meno importante l'affermazione del diritto di nascere di ogni concepito, principio che per Uno di Noi si pone al di sopra del diritto della donna all'aborto e all'autodeterminazione.

“Ogni donna – concludono - ha diritto di essere sostenuta e accolta da tutta la collettività e le istituzioni devono fare la loro parte, fornendo gli aiuti necessari per garantirle il diritto ad una gravidanza serena”.





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