Al via a New York la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici

All’appuntamento, che si svolge a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, parteciperanno oltre 120 capi di Stato e di Governo.
Aumentare la pressione sugli Stati Uniti e sugli altri paesi industrializzati affinché riducano le emissioni di gas serra e forniscano ai paesi in via di sviluppo il denaro necessario ad imprimere una svolta alle proprie economie energetiche, basate sul carbone e sulla deforestazione. L’obiettivo di questa conferenza mondiale sui cambiamenti climatici, è dare una direzione precisa ai negoziati che si terranno il prossimo dicembre a Copenhagen, in cui si dovrebbero stabilire le modalità planetarie per abbattere l’innalzamento della temperatura terrestre. San Marino ha deciso di avviare le procedure preliminari per l’adesione al protocollo di Kyoto e ha preparato un documento che, per la prima volta, rileva le emissioni di gas serra. Intanto i negoziati sull’accordo sono in di stallo per le dispute sulla ripartizione dei costi derivanti dal taglio delle emissioni nocive. Per questo quaranta tra i maggiori scienziati del mondo hanno rivolto ai Paesi dell’Onu un accorato appello: tagliare le emissioni di gas serra del 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, per contenere sotto i due gradi l’aumento delle temperature terrestri. Ma la strada è tutta in salita.

Sonia Tura

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