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Vietato andare dal parrucchiere se si vive oltreconfine, multati utenti 'irregolari' in una palestra

In merito al fenomeno dei non residenti che chiedono trattamenti estetici, Unas invita a mettere al centro la salute

26 mar 2021
Controlli delle forze dell'ordine
Controlli delle forze dell'ordine

Nonostante i divieti imposti della misure anti-Covid, c'è chi fuori confine non rinuncia al taglio di capelli o ai trattamenti estetici. Vista la chiusura di questi servizi nelle zone rosse, molte sono le chiamate che parrucchieri ed estetisti sammarinesi ricevono dai clienti dei territori vicini. Poco importa se, al momento, lo spostamento da Emilia-Romagna e Marche verso il Titano sia vietato, con una sanzione di 500 euro. A confermare l'esistenza del fenomeno sono gli stessi addetti ai lavori che parlano di telefonate provenienti non solo dalle province vicine. C'è chi vorrebbe venire anche da Ravenna, racconta un operatore del settore.




La categoria, però, si difende. Gli esercenti interessati dalla questione spiegano che, in fase di prenotazione, si cerca per quanto possibile di comprendere la provenienza della chiamata e si mettono in guardia i clienti. In questo caso, infatti, a rischio sanzione sono solamente gli utenti e non le attività. La Polizia Civile fa sapere che, al momento, non ha elevato sanzioni per il fenomeno specifico ma sta comunque sensibilizzando gli operatori. Di per sé, spiegano fonti istituzionali, usufruire dei servizi da parte dei non residenti non è vietato ma, di fatto, è limitato dallo stop agli spostamenti e da un requisito di necessità che difficilmente si sposa con l'estetica.

L'Unione Artigiani è in contatto costante con gli associati e invita tutti gli operatori al rispetto delle norme e a mettere la salute al centro. “Anche tra i clienti – puntualizza il segretario generale Pio Ugolini – ci sono molte persone sagge” che conoscono le regole e le rispettano. Pur nel periodo difficile, Ugolini guarda il bicchiere mezzo pieno e si focalizza sulle opportunità della situazione: il fatto di poter servire tutti clienti sammarinesi e, quindi, farsi conoscere da una fetta di utenza che prima si spostava nelle Regioni vicine. Altro aspetto è quello del lavoro abusivo nelle case, sottolinea Unas. Diverse le segnalazioni ricevute dall'organizzazione che si dice pronta a denunce e ad “azioni eclatanti”.

Proseguono i controlli delle forze dell'ordine sul territorio. Qualche giorno fa la Gendarmeria, nell'ambito del monitoraggio delle strutture sportive, ha multato una dozzina di utenti di una palestra, quasi tutti residenti fuori territorio, che non avevano una giustificazione per allenarsi. Le attività sportive, infatti sono sospese salvo quelle degli atleti di interesse nazionale stabiliti dal Cons.





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