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Violenza e molestie sul lavoro, CSU ospita Gino Cecchettin

La CSU annuncia appuntamenti formativi e traccia le risultanze del questionario online LOTTO

di Annamaria Sirotti
3 giu 2025

Formazione e sensibilizzazione: per sollecitare la politica, per arrivare alle persone”. Così Simona Zonzini, Csdl, anticipa le iniziative che la CSU porta avanti per tenere alta l'attenzione sul tema della violenza e molestie sul lavoro, non solo l'8 marzo e il 25 novembre, ma lungo tutto l'anno, – dice il Segretario Cdls, Milena Frulli – “per costruire consapevolezza. Abbiamo deciso di fare due eventi importanti: il primo il 22 settembre prossimo, al Teatro Concordia. Avremo la presenza di Gino Cecchettin, della Fondazione Cecchettin, che al mattino incontrerà i ragazzi delle scuole superiori e del CFP”. In collaborazione con Segreteria e Dipartimento Istruzione, le dirigenze dei due Istituti; la Reggenza ha già accordato un'udienza pubblica. Nel pomeriggio, incontrerà quadri sindacali e cittadinanza. Nuovo evento di formazione ad ottobre: “E' una formazione specifica per i nostri quadri e per i nostri direttivi – prosegue al Frulli - anche qui per rendere sempre più consapevoli le persone di che cos'è violenza, di che cosa comporta la violenza”.

Luca Villani, dell'Ufficio Studi e Ricerche Cdls, traccia le risultanze del questionario “Lotto”, anonimo e volontario, hanno risposto oltre 260 lavoratori e lavoratrici. Il 60% dichiara di aver subito una qualche forma di violenza; i giovani i più colpiti e i meno propensi a denunciare. Poi il ruolo del contesto organizzativo: la presenza di regolamenti interni contro le molestie porta a percepire maggiore sicurezza. Un campanello d'allarme nella precarietà contrattuale, che espone a potenziali abusi, soprattutto le donne.

Illustrato poi il lavoro che la CSU sta portando avanti nel Tavolo Tecnico che discende dal Piano nazionale pluriennale in materia: si guarda agli strumenti normativi sanzionatori, nella loro funzione di deterrenza, intesa come parte integrante del processo di prevenzione. “Servono ricognizione e adeguamenti” – dice il Segretario Csdl, Enzo Merlini, che esprime perplessità, in testa, sulla esclusività della querela di parte e non di terzi. “C'è bisogno – prosegue Merlini - di tutelare tutti coloro che, per lavoro o per volontà, sono disposti a segnalare situazioni di cui vengono a conoscenza. Dall'altro lato, quando è provato e certo che c'è qualcuno che commette violenze, moleste o atti persecutori - che sono, sul posto di lavoro, l'atto prevalente, il mobbing, per semplificare - quando c'è qualcuno che è disposto a dare una mano questo funzioni da deterrente perché nessuno si arrischi a farlo. Ricordo a tutti che la legge prevede, fin dal 2008, che, quando gli atti discriminatori sono messi in atto sul posto di lavoro, questo costituisce un'aggravante”.

Nel video, le interviste a Milena Frulli, Segretario Generale Cdls e a Enzo Merlini, Segretario Generale Csdl





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